Donadoni: “Mirante oggi non è stato particolarmente impegnato. Mi auguro che la situazione si tranquillizzi dal punto di vista societario”

Nel post-partita di Napoli-Parma, dopo Christian Maggio e Rafa Benitez per il Parma è stato intervistato Roberto Donadoni ai micorfoni di Sky:

Ha visto qualcosa di diverso o si aspettava qualcosa di diverso dai suoi giocatori?
“Il primo tempo abbiamo subito troppo al livello individuale, questo ha fatto la differenza. Abbiamo subito due gol, ma Mirante non è stato particolarmente impegnato in quelle circostanze siamo stati poco cattivi e poco determinanti. Nel secondo tempo la squadra ha giocato meglio infatti abbiamo preso un palo e creato qualcosa in più, siamo siamo stati un pò più alti, più intraprendenti e meno preoccupati”. 

Lei quando giocava non ha mai dovuto affrontare problemi societari. Secondo lei quanto pesano sul rendimento della squadra?
“Queste sono cose che non spettano noi, noi dobbiamo pensare al terreno di gioco. Avere una certa tranquillità e una solidità alle spalle è importante perchè dà maggiore sicurezza. Non voglio alibi, è importante che noi andiamo in campo e diamo sempre il massimo”.

Avete costruito varie possibili occasioni, ma avete pagato due errori individuali: Paletta-Zapata sul gol e Gobbi-Callejon sul rigore?
“E’ un pò un analisi di tutta la nostra stagione, abbiamo fatto diverse partite dove non siamo stati inferiori. Basta un piccolo errore e veniamo penalizzati, adesso bisogna guardare avanti come sempre. Mi auguro che la situazione si tranquillizzi dal punto di vista societario in maniera definitiva”.

E’ una squadra fragile mentalmente?
“Per noi è importante avere a disposizione i giocatori con maggiori qualità, anche perchè non ne abbiamo tantissimi. Pian piano li stiamo recuperando, abbiamo recuperato Paletta, a gennaio recupereremo Cassani. La situazione infortuni ci ha complicato la vita infatti Coda si è rotto il ginocchio, Jorquera si è operato per una frattura subita al piede domenica scorsa. Un giocatore come Biabiany per noi era fondamentale”.

 

 

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