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Esclusiva MondoNapoli – Bruno Cirillo: “Ho sempre sognato di giocare nel Napoli. Cagliari? Vincono gli azzurri. Su Koulibaly e gli attaccanti…”

Cristoforo Colombo nel 1492 andò alla ricerca delle Indie. Oggi, circa 500 anni dopo, Franco Colomba è andato alla scoperta dell’India usando al posto delle tre caravelle, tre giocatori italiani: Daniele Magliochetti, Emanuele Belardi ma soprattutto Bruno Cirillo, il vero condottiero di questa flotta.
Bruno Cirillo, difensore del FC Pune City, squadra che milita nel campionato Indian Super League. Ex giocatore della Reggina e Inter con tante esperienze anche all’estero tra cui Spagna, Grecia, Francia e quest’ultima in India, ha risposto in esclusiva alla redazione di MondoNapoli:

Come ti trovi in India?
“Dopo due mesi in India al Pune City ti posso dire che sono contento della mia scelta, fino a questo momento sono stato benissimo”.

Il movimento calcistico indiano è nato da poco, è un progetto con ampi margini di miglioramento? Si può avvicinare al calcio europeo?
“Secondo me, il progetto in India sta andato alla grande. Allo stesso tempo penso, però, che sia troppo presto per fare un paragone con il calcio europeo, sicuramente la strada è quella giusta e migliorando nel tempo potrà arrivare ad un buon livello”.

Tra i vari italiani in India, hai ritrovato Marco Materazzi. Il vostro rapporto è migliorato nel tempo?
“Dopo il brutto episodio del 2004 ci siamo incontrati solo tre volte, di cui due nel terreno di gioco. Come giusto che sia ci siamo fatti un in bocca al lupo e ognuno ha dato il massimo per la propria squadra”.

Qual è la squadra a cui sei più legato? Qual è l allenatore che ti ha insegnato di più?
“Nella mia carriera ho giocato in tante squadre e tutte mi hanno lasciato tanto sia a livello lavorativo che a livello affettivo, ma le squadre che porto nel cuore sono due: la Reggina e l’AEK Atene. Lo stesso vale per gli allenatori, infatti quelli che mi hanno insegnato di più sono sicuramente Franco Colomba (Reggina) e Fernando Santos (AEK Atene), attuale allenatore della Nazionale portoghese”.

 Il ricordo più bello della tua carriera?
“Sono tantissimi, ad esempio ricordo con tanta emozione l’esordio con la Reggina in seria A, il gol all’Olimpico contro la Roma. L’europeo vinto con la nazionale under 21. Sicuramente però, la ciliegina sulla torta è il gol in Champions League nella stagione 2006/2007 negli ultimi minuti durante la partita Anderlecht-AEK Atene”.

 Ti avrebbe fatto piacere indossare la maglia azzurra del Napoli?
“È stato sempre il mio sogno. Visto che sono tifoso del Napoli, ma purtroppo è rimasto solo un sogno”.

Il Napoli in questo periodo è in forte crescita, dove potrà arrivare la squadra di Benitez?
“La squadra di Rafa Benitez, secondo me si piazzerà nelle prime posizioni”.

Un commento sul difensore Koulibaly?
“Il difensore azzurro sta facendo molto bene a Napoli, ha grande personalità e soprattutto grande forza fisica”.

Chi sarebbe più difficile da marcare tra Higuain, Callejon, Mertens, Insigne e Hamsik?
“Mi hai elencato 5 fenomeni, quindi sicuramente tutti e 5 (ride, ndr)”.

La miglior difesa a 4 (calcio europeo), lei chi sceglierebbe?
“La mia difesa ideale è Daniel Alves a destra, Jérome Boateng e Giorgio Chiellini al centro e Marcelo Vieira a sinistra”.

In futuro ti vedi più da dirigente o allenatore?
“Mi piacerebbe tanto allenare, infatti quando smetterò di giocare a pallone ho intenzione di seguire il corso per cimentarmi in questa nuova avventura”.

Un pronostico per la partita del 23 novembre Napoli-Cagliari?
“Vincerà sicuramente il Napoli”.

 

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Giuseppe D’Ambrosio

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