Henrique: “Che emozione giocare i mondiali! E sul Napoli…”

Henrique, acquistato dal Napoli nel gennaio scorso dal Palmeiras per “soli” 4 milioni, si è messo in evidenza sin dalle sue prime apparizioni in maglia azzurra, confermando quello che dicevano i brasiliani sulle sue qualità. Il calciatore brasiliano è stato raggiunto dai microfoni di Calcionews24 e ha rilasciato una breve intervista, spaziando dal Napoli agli ultimi Mondiali. Proprio sull’ultima Coppa del Mondo, dove Henrique e i suoi compagni giocavano in casa, ha parlato così: “Se sono stato convocato è soprattutto grazie alle prestazioni al Palmeiras prima di arrivare a Napoli, ma anche per le capacità di adattamento che ho mostrato, aiutando il mio nuovo club. Ringrazio Scolari per la fiducia che mi ha dato, sia come atleta che come essere umano, e solo il fatto di essere stato convocato e aver partecipato alla competizione sportiva più prestigiosa al mondo, è stata una vittoria personale oltre che professionale. Volevo e potevo dare di più, ma da professionista ho dovuti accettare le gerarchie di gruppo. Non si è vinto? Va bene lo stesso, l’importante è fare le giuste valutazione e riorganizzare tutto da capo. Magari la prossima volta saremo più pronti e preparati, cambiando è vero, ma senza mai arrendersi. Il ricordo indelebile di questa grande esperienza è sicuramente la presenza allo stadio dei miei due figli che dopo aver visto Brasile-Germania 1-7, piangendo si sono voltati verso mia moglie e con la loro grande saggezza hanno detto: “Mamma, dobbiamo farne 8 per andare in finale, vero?”. Fra quattro anni avremmo una nuova possibilità!”.

Poi fa una panoramica sul suo fine carriera: “Ho le idee chiare per il futuro, ma ci potrebbe essere anche qualche evento che non ho considerato che potrebbe farmi cambiare idea. Dovunque io vado mi piace stabilire un forte rapporto con il luogo e le predone che mi circondano. Tutti sanno che la squadra per cui tifo è il Palmeiras, ed è normale che mi piacerebbe tornarci, ma sono molto attaccato anche al Coritiba, club nella quale sono cresciuto. Ho ottimi ricordi anche di Spagna e Germania, e continuo sempre ad avere un debole per Bayer Leverkusen e Racing Santander. Penso sarà difficile andare in un’altra squadra europea anche se il calciomercato è sempre in movimento, per il momento mi godo Napoli e la sua bellissima cultura cercando di sfruttare al massimo questa occasione. La qualità di vita è un fattore importante per la mia permanenza in una squadra, ma devo dire che Napoli non è seconda a nessuno”.

Conclude, infine, parlando del Napoli: “È stato fantastico adattarmi subito, giocare, poter mostrare le mie qualità ed aiutare il Napoli a posizionarsi terzo in Serie A. In questo scorcio di campionato gli allenamenti sono stati molto duri, e questo è un bene per aiutare i calciatori a mantenere le migliori condizioni possibili. È importantissimo lavorare molto per raggiungere e mantenere un certo livello fisico e tecnico, per portare il Napoli alla conquista di importanti obiettivi”.

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