Il Giornale rivela: “Ancelotti definisce De Laurentiis diverso da come lo raccontano”

Ai bambini bisognerebbe raccontare sempre la verità. «Non dovrai diventare tifoso del Napoli» ha spiegato Carlo Ancelotti ieri mattina a suo nipote, il primogenito di Katia, sua figlia, residente a Milano, dove è arrivato dal Canada per partecipare alla serata dedicata a Pirlo. E invece nel pomeriggio, all’ improvviso, ha preso il volo per Roma, è sbarcato a Fiumicino per incontrare Aurelio De Laurentiis, il presidente del Napoli. Tra i due la frequentazione non è di questi giorni ma datata 2013 quando il presidente napoletano stava preparando il trasferimento di Cavani al Psg e Carlo allenava il club parigino prima del traumatico addio avvenuto nell’ estate (gli subentrò Blanc su quella panchina). A quei tempi risalgono le telefonate e la sintonia tra i due.

«È un presidente molto diverso da come è descritto» è il giudizio privato che Ancelotti ha sempre dato. Non deve neanche meravigliare la scelta di ascoltare i piani del futuro Napoli e le proposte del suo presidente. L’ attesa di Ancelotti per le scelte dell’ Arsenal si è conclusa proprio mentre si recava a San Siro a salutare un bel numero di suoi calciatori. Londra ha infatti scelto Emery chiudendo la porta così a un suo eventuale ritorno nella Premier league. È vero che in passato Ancelotti non ha mai nascosto il suo amore per il Milan, ribadito persino di recente con una intervista al canale rossonero che gli ha procurato qualche fastidioso commento juventino. «Vedrò la finale di coppa Italia con un amico ristoratore a Vancouver indossando la maglia rossonera» disse. Napoli non è considerato il rivale del Milan: lo strappo non provocherebbe traumi. E anche il capitolo Nazionale è ormai definitivamente chiuso. Ancelotti, prima di recarsi a casa De Laurentiis, è stato sempre a Roma a colloquio con Fabbricini, il segretario del Coni, per conoscere la proposta sull’ incarico da Ct suggerita da Costacurta. Alla fine ha declinato l’ invito perché la cifra proposta (meno del 50% del contratto riscosso da Conte) era bassa e gli eventuali premi di rendimento legati a un paio di obiettivi (vittoria del campionato europeo e/o del campionato del mondo) non certo alla portata dell’ attuale calcio italiano. Solo su un punto, Ancelotti e federcalcio, sono stati d’ accordo: l’ assunzione di Andrea Pirlo come assistente principale del ct. Di questa candidatura si è persa traccia tanto che lo stesso interessato, reduce dalla serata di San Siro, lunedì notte, ha dichiarato a telecamere e taccuini: «Adesso andrò in vacanza». Come a far intuire che il proposito di lavorare con lo staff di Mancini è stato accantonato. Magari potrebbe seguire Carlo a Napoli se la trattativa dovesse andare in porto.

Di sicuro nelle prossime settimane Ancelotti non è certo condannato alle vacanze. Ha in programma un viaggio in Cina e ha di recente sottoscritto un contratto come commentatore del mondiale in Russia per conto di Televisa, la tv messicana che si è assicurata i diritti. Lunedì sera si è divertito oltre che nel rivedere i tre gol di Pippo Inzaghi anche nell’ assistere al siparietto tra l’ attuale tecnico del Venezia e Nesta, da qualche giorno subentrato sulla panchina del Perugia. Entrambi sono stati messi uno contro l’ altro nei play-off di B. Pippo ha chiosato con una delle sue battute («io ho lavorato tutto l’ anno per conquistare il traguardo, adesso arriva Sandro fresco di vacanze a Miami e me lo ritrovo contro») contribuendo al buon umore della serata.

Fonte: Il Giornale

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