Gazzetta: “Le ultime sul recupero di Lorenzo Insigne”

    Insigne c’ è e ci sarà domani a Torino. Questo il responso dell’ allenamento di ieri, che ha regalato un sorriso a Maurizio Sarri, desideroso di tornare a schierare «Lorenzinho». Una buona notizia per il tecnico azzurro in un momento delicato visto che l’ attacco è rimasto a secco nelle ultime due partite di campionato anche complice il fatto che Insigne è dovuto uscire anzitempo dal campo contro la Juve.

    INGRANAGGIO PERFETTO Certo, non è solo per questo che alle punte è mancata brillantezza, come Sarri ha ammesso con onestà intellettuale. Mertens e Callejon, del resto, supereranno contro il Torino i 2000 minuti giocati in stagione ed è impossibile che siano sempre al top della condizione. Tuttavia, la presenza di Insigne può rappresentare anche per loro un segnale di rinascita. Determinati movimenti sono stati, infatti, mandati a memoria nel tempo ed altri protagonisti (vedi Zielinski) non possono avere gli stessi tempi di gioco, inoltre determinate caratteristiche specifiche rendono il tridente azzurro un ingranaggio perfetto al quale evidentemente non può essere sostituito un pezzo. Insigne, però, aveva di recente tirato troppo la corda: sessanta partite consecutive da titolare, complice anche l’ infortunio di Milik che non gli ha permesso di rifiatare. Notevole dunque lo stress fisico cui è stato sottoposto, senza dimenticare quello mentale perché su di lui si erano concentrate le speranze di tutti gli italiani in occasione della doppia sfida con la Svezia per l’ accesso al Mondiale 2018. Lorenzo ha patito le scelte di Ventura, ha reagito alla grande con il suo club ma poi ha pagato dazio e si è dovuto fermare.

    RIPARTIRE Contro la Juve l’ infiammazione al pube si è rifatta sentire, stavolta in maniera violenta, per di più proprio al momento di provare a calciare di sinistro il pallone del possibile uno ad uno. La smorfia di dolore con la quale Insigne è uscito dal campo ha fatto intendere subito che sarebbe servito un po’ di riposo, i successivi esami strumentali hanno invece evidenziato l’ assenza di lesioni. Non sono stati comunque giorni semplici, Insigne ha dovuto imparare a convivere con il dolore e nel contempo ha dovuto rinunciare a due appuntamenti importanti: la sfida di Champions con il Feyenoord e quella di campionato con la Fiorentina. È stato costretto a mordere il freno e ad allenarsi da solo per poi confrontarsi quotidianamente con lo staff medico del Napoli e capire come procedere. Per rilassarsi, lo scorso week end ha assistito alla partitina del primogenito Carmine con la scuola calcio dei fratelli Lodi. Gli Insigne, del resto, sono una famiglia nel pallone e fra i propri cari Lorenzo ha trovato la serenità necessaria per ripartire. Già, ripartire. Il verbo più usato in questi giorni a Castel Volturno e anche mercoledì sera in occasione della cena di Natale. Nell’ occasione il presidente De Laurentiis si era informato dello stato di salute di Lorenzo, anche lui sa che Insigne è imprescindibile per tornare a segnare e a vincere.

    Fonte: Gazzetta dello Sport

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