Gazzetta: “Crotone ultima tappa per chiudere un 2017 da sogno”

L’ ultima fatica dell’ anno è anche quella che chiuderà il girone d’ andata. Stasera, il Napoli giocherà per il titolo di campione d’ inverno. Effimero, certo, ma pur sempre qualcosa di suggestivo. Contro il Crotone, dunque, per confermare il primato in classifica e per continuare la serie positiva in trasferta, dove la squadra di Maurizio Sarri non perde da 22 partite ed è imbattuta nel 2017. Nell’ insieme, le motivazioni non mancheranno, tra l’ altro il test in Calabria servirà anche per avere la conferma dell’ avvenuta ripresa. Il Napoli è ritornato a vincere in campionato, battendo prima il Torino e poi la Samp. Tra le due partite, c’ è stato l’ intermezzo di Coppa con la vittoria contro l’ Udinese che è servita per accedere ai quarti di finale: si giocherà al San Paolo, contro l’ Atalanta, martedì.

TITOLO D’ INVERNO Non è la prima volta, in ogni modo, che il Napoli avrà l’ opportunità di chiudere al primo posto il girone d’ andata. C’ è già riuscito in quattro precedenti occasioni confermandolo, poi, soltanto due volte a fine torneo. La prima, nell’ anno dello storico scudetto, conquistato nella stagione 1986-87. Quella volta, la squadra allenata da Ottavio Bianchi, chiuse la prima parte del torneo con 22 punti, seguito dall’ Inter con 20 e il Milan 19. Il Napoli, poi, vinse lo scudetto con 42 punti staccando di ben 3 lunghezze la Juventus, seconda. Quella squadra aveva in Diego Maradona il suo pezzo forte, il fuoriclasse unico al mondo, capace d’ incantare persino gli avversari col suo grande talento. Nel campionato successivo, il Napoli fece ancora meglio. Forte dell’ ingaggio di Antonio Careca, chiuse il girone d’ andata con 25 punti, 3 in più del Milan, secondo. Un rendimento straordinario, 7 vittorie nelle altrettante gare giocate al San Paolo, una vera macchina da gol con 31 gol all’ attivo, 12 in più rispetto alla formazione rossonera allenata da Arrigo Sacchi. Lo stesso Milan che, poi, coronerà una lunga rincorsa con il successo al San Paolo, nello scontro diretto, del primo maggio ipotecando, così, lo scudetto. Le due squadre si contenderanno il titolo di campione d’ Italia anche due stagioni dopo: 1989-90. Il Napoli è primo al giro di boa con 25 punti, mentre i rossoneri inseguono a quota 22. Finirà col secondo titolo napoletano che rappresenterà, poi, l’ ultima conquista dell’ era Maradona che si chiuderà nel marzo del ’91, dopo essere stato trovato positivo al doping.

ERA SARRI La storia degli ultimi anni è legata a Maurizio Sarri. Stasera, guiderà il suo Napoli nell’ ultimo assalto dell’ anno. C’ è il primato da difendere e la possibilità di conquistare il titolo di metà campionato. C’ era già riuscito, l’ allenatore nel suo primo anno napoletano. Battendo il Frosinone, chiuse il girone d’ andata 2015-16 a 41 punti, con la Juventus seconda, a 39. Ma l’ incredibile rimonta dei bianconeri rese vano ogni tentativo del Napoli che, pur sommando gli stessi punti anche nel ritorno, venne scavalcato dallo strapotere del collettivo di Max Allegri. La Juve vinse il suo quinto scudetto chiudendo a 91 punti, 9 in più di un Napoli penalizzato dalla squalifica di 3 giornate comminata a Higuain dopo i fatti di Udine. Stavolta, però, c’ è una squadra più matura a contendere lo scudetto ai campioni d’ Italia, convinta com’ è della propria forza. Maurizio Sarri ha generato un meccanismo perfetto, che ha fallito un solo appuntamento, quello più importante, forse, perdendo proprio contro la Juventus nello scontro diretto del primo dicembre, al San Paolo.

Fonte: Gazzetta dello Sport

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