ESCLUSIVA MN – Alfredo Pedullà: “Napoli, la crisi è nella testa! Qualcuno deve riposare, bisogna sostenere tutti in questi momenti. Mercato? Ecco tutte le novità!”

Il famoso giornalista sportivo ed esperto di mercato Alfredo Pedullà ha rilasciato una lunga intervista a MondoNapoli, anticipando alcune notizie sul mercato azzurro. Ecco le sue parole:

Secondo te da cosa è dipesa questa crisi? Stanchezza fisica o mentale?
È una stanchezza soprattutto mentale. Dopo aver trovato in poche settimane il sostituto di Higuaìn la squadra girava e giocava bene. Dopodiché ha perso il suo punto di riferimento, Milik, e c’è stata una richiesta popolare in cui si chiedeva di puntare su Gabbiadini, essendo l’unico attaccante. C’è chi voleva schierarlo come attaccante esterno, ma questi non conoscono i metodi di Sarri. Già da Bergamo la squadra ha pagato la distrazione per la sosta, dopo la vittoria col Benfica sembrava tutto facile ed invece è stata una giornata no. Ciò che è improvvisamente saltato, anche ieri contro il Besiktas, è stato quell’equilibrio difensivo conosciuto finora. Tale problema secondo me è nato dalla mancanza di un insostituibile per Sarri, cioè Raul Albiol. La flessione dei giocatori è normale da un certo punto di vista, ma preoccupante dall’altro dato che nasce dalla testa, abituati troppo bene pensavano di poter battere tutti gli avversari.
Togliendo l’ultimo gol in fuorigioco e il rigore sbagliato, il Napoli ha avuto il possesso palla superiore e io credo che su questo punto c’è poco da rimproverare alla squadra, se non errori individuali lontani dal repertorio balistico degli azzurri. Le tre reti sono state praticamente regalate, ognuno poi ha voluto dire la propria come se fosse il commissario tecnico. È la stessa cosa successa dopo la sconfitta con l’Atalanta in cui le parole di elogio alla Juve dette da Sarri, pure quando il Napoli vinceva, sono state interpretate come un’arresa e i titoloni sono arrivati solo con la prima batosta, creando un caso su una frase ripetuta più volte anche in passato.
In Italia quando ottieni qualcosa con meritocrazia finisci al centro di discussioni e nel mirino della critica come successo con l’ex Empoli, divenuto un po’ il capro espiatorio della crisi in corso. Il dibattito creatosi per le tre sconfitte sicuramente non giova il Napoli, che anzi ha più possibilità di cadere nel baratro.
Il disfattismo non fa bene, ma nemmeno fischiare Gabbiadini che ricordiamo ha vissuto una stagione difficile ed oggi deve essere solo sostenuto, soprattutto dopo un’estate turbolenta con possibilità di essere ceduto. Sono bastati, insomma, 20 giorni per consacrare Sarri da allenatore più moderno d’Europa ad uno che dovrebbe ritornare in serie C, ci sono eccessi che fanno solo male all’ambiente”.

Quali varianti tattiche, a questo punto, dovrebbe apporre Sarri?
Innanzitutto qualcuno deve riposare. Se Sarri dovesse mutare idea con il modulo, ad esempio schierando il 4-4-2, mi stupirebbe molto perché altrimenti si convertirebbero improvvisamente tutte le idee finora propugnate. Non è sbagliato cambiare qualcuno, ad esempio ieri Diawara ha dimostrato in 20 minuti abbondanti di valere. Il mister però conosce lui e Rog meglio di tutti, di certo non è masochista a tenerli in panchina se fossero pronti. Ha dei procedimenti suoi da rispettare, anche se credo sia giusto far riposare qualcuno, aspettare il ritorno di Albiol, responsabilizzare di più Zielinski e dando più possibilità a chi è più fresco che ha dimostrato di saper leggere gli schemi. Con Diawara il centrocampo gioverebbe con una forte fisicità che oggi manca un po’. Chi mi ha preoccupato è stato Reina con delle prestazioni davvero mediocri rispetto ai suoi standard. Lui però non può stare in panchina perché su un portiere della sua caratura ci devi puntare. Senza alcun errore di ieri si poteva pareggiare la partita, sappiamo quanto è importante portare almeno un punto a casa in vista delle qualificazioni. Con la sconfitta, invece, si è rimesso tutto in gioco.
Chi più di tutti ha bisogno di riposare è, a mio avviso, Insigne, ha troppe pensieri per la testa riguardanti soprattutto situazioni fuori dal campo, come il rinnovo di contratto divenuto caso nazionale. Il rigore è un esempio lampante del suo momento no, quindi se fossi l’allenatore lo lascerei fuori dai titolari fino alla gara contro la Juve, in cui sicuramente ritroverà le energie mentali per tornare a far bene
“.

Il Napoli ha già in mente il sostituto di Milik?
Ci sono alcune cose abbozzate finora però la società non ha mai avuto in mente uno svincolato, al massimo Klose ma sarebbe una responsabilità aspettarlo per un altro mese e mezzo. Per quanto riguarda gennaio ci sono state delle valutazioni su Pavoletti, su Zaza che passa, però, attraverso rapporti con la Juventus abbastanza complicati per motivi che già sappiamo, altre su giocatori più importanti come Kalinic, però la Fiorentina ha sempre rifiutato ogni avance. Già nel mercato invernale scorso il Napoli fece un sondaggio sull’attaccante viola, ma la società decise di non privarsene nemmeno allora. Può darsi che gli azzurri nei prossimi mesi possano virare su un profilo del tutto nuovo. Sarà importante nelle prossime partite capire quanto Gabbiadini riuscirà ad incidere e ovviamente anche i tempi di recupero del polacco. Se infatti il primo non riuscirà ad integrarsi, il Napoli potrebbe anche richiedere due attaccanti attraverso la sua cessione. Il mercato azzurro è in fermento“.

Serve qualche altro rinforzo in difesa, in particolare per quanto riguarda il reparto dei terzini e dei portieri?
Il Napoli questa estate ha cercato disperatamente un terzino, prima con Vrsaljko volato a Madrid poi con Santon. La società voleva un profilo in grado di poter intervenire nelle emergenze come ieri o di puntarci eventualmente per il futuro. Maggio ormai ha già dato tutto, il problema è stato rinnovargli il contratto per ben tre anni già quasi al tramonto della sua carriera. C’è una lista da rispettare, ma se ci sarà quest’inverno la possibilità di prendere uno specialista di entrambe le fasce penso che il Napoli non si tirerà indietro, anche se ora non bolle nulla in pentola perché la priorità è l’attaccante.
Per quanto riguarda il reparto portieri molto dipenderà anche da Reina. Se infatti riuscirà a tornare quello di sempre allora è un discorso da rinviare a giugno, altrimenti si faranno delle valutazioni già a partire da novembre dicembre.
Il Napoli, comunque, deve ritrovare innanzitutto la normalità, attraverso il bel calcio che ci aveva abituato evitando errori grossolani come quelli di ieri e delle precedenti due partite. Questo è il primo acquisto da fare subito!”.

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LUDOVICA DONNARUMMA

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