Questione Stadio San Paolo, la vicenda volge ai titoli di coda. Dopo le notizie degli ultimi giorni sarà il Comune di Napoli ad occuparsi della ristrutturazione dell’impianto di Fuorigrotta. Ne abbiamo parlato con il dimissionario assessore allo sport di Napoli Ciro Borriello, che ci ha spiegato cosa accaduto negli ultimi mesi e come agirà il Comune: “Per spiegare la nostra decisione dobbiamo fare un passo indietro di qualche mese. Il patron azzurro ci presentò il progetto il primo agosto 2015 e, dopo una serie di analisi, abbiamo notato alcune inesattezze relative alla ristrutturazione e al piano economico messo a disposizione: c’era, infatti, una convenzione che prevedesse un piano economico di 99 anni a 100.000 euro l’anno. Chiaramente non possiamo permetterci di regalare un impianto che, potenzialmente, vale dieci volte tanto l’anno. Abbiamo dato sessanta giorni di tempo alla società azzurra per presentare un nuovo progetto, senza ricevere risposta. Dal momento che abbiamo la responsabilità di un impianto così importante si procederà alla ristrutturazione una volta usciti dal dissesto economico. Stiamo intraprendendo un percorso con il CONI per consentire, tramite il credito sportivo, di ristrutturare lo stadio. Ci saranno nuove notizie la settimana prossima, la richiesta sarà formulata lunedì in giunta e, dopo la seduta di bilancio, inizieranno i lavori, con l’appoggio del sindaco Luigi De Magistriis, che ci ha dato carta bianca”. Rapporti positivi tra Comune e De Laurentiis, che lavoreranno in sinergia: “Ci tengo a chiarire che con De Laurentiis non c’è stata alcuna frizione, anzi abbiamo lasciato una porta aperta al Napoli Calcio, disposto a collaborare con noi”. L’assessore ci svela, inoltre, che non sarà il solo a dimettersi, ma anche gran parte della giunta comunale: “Una volta terminato questo progetto oltre a me si dimetteranno l’assessore al Welfare Roberta Gaeta, l’assessore al Patrimonio Alessandro Fucito e l’assessore ai Giovani Alessandra Clemente. Per il vicesindaco Raffaele Del Giudice, invece, ci verrà più tempo, in quanto deve ancora sbrigare una procedura riguardo il recupero e lo smaltimento dell’amianto”.
