12 giugno 2025, una data che rimarrà impressa nei ricordi dei tifosi napoletani (e forse italiani) per lunghissimo tempo. Kevin De Bruyne, fuoriclasse che ha fatto le fortune del Manchester City e del Belgio, approda a Villa Stuart per effettuare le visite mediche e così firmare un contratto con il Napoli. Roba da pazzi. Una possibilità che, solo a pensarci un paio di mesi prima, sembrava una follia, di quelle che spesso suscitano ilarità tra i tifosi. Potrebbe essere uno di quei classici fotomontaggi ironici che girano per la rete, di quelli che si fanno per ridere, ma anche sognare. Alzi la mano chi non ha mai visto immagini di Messi, Cristiano Ronaldo, Neymar e così via con la maglia photoshoppata male del Napoli.
Si sorride, ma si immagina anche: “E se avessimo questo fenomeno in squadra?” Uno di quei classici desideri che si tendono a fare da bambini. Ecco che spuntano anche allenatori come Pep Guardiola, di quelli che possono far infiammare una piazza. Sarà uno scherzo del destino, ma uno dei suoi figli prediletti ha trasformato uno di questi tanti sogni in realtà: Kevin De Bruyne, il suo 17 nella sua avventura inglese, sarà presto un nuovo giocatore del Napoli.
Un arrivo paragonabile forse a nulla nell’epoca di Aurelio De Laurentiis, fatta spesso di colpi in sordina e acquisti mirati, lasciando le stelle ad altri. Non a caso, fu proprio il patron azzurro a non intromettersi nella corsa per ingaggiare Cristiano Ronaldo, per evitare il rischio di fallire e mandare all’aria tanti anni di buona gestione. Insomma, tante estati fatte di arrivi che non danno troppo nell’occhio. Così furono alcuni degli elementi che hanno scritto la storia partenopea come Hamsik, Lavezzi, Cavani, Mertens, Koulibaly, Lobotka e tanti altri. Tra i tanti, forse solo quello di Gonzalo Higuain può essere paragonato all’approdo del belga. Parliamo però di discorsi diversi. L’argentino quanto l’argentino giunse a Napoli con grosso talento nel bagaglio e l’etichetta del fenomeno del Real Madrid. Ma anche volontà di riscatto verso un mondo del calcio che lo stava fin troppo sottovalutando.
De Bruyne è invece un colpo diverso, alla Cristiano Ronaldo, facendo le dovute proporzioni. Un fuoriclasse che arriva nel capoluogo campano da re, come colui che deve alzare definitivamente lo status di questa piazza da piccola realtà a capitale del calcio mondiale. Se il trio delle meraviglie di Mazzarri, Gonzalo Higuain, il Sarriball tanto caro agli inglesi ed i due scudetti sono stati una vetrina mondiale pazzesca, l’approdo del belga può rappresentare la consacrazione definitiva. Uno dei migliori giocatori di quest’epoca ha infatti deciso di rigettare le ricche sirete statunitensi, arabe e turche per giocare al Napoli. Piazza che, nell’immaginario internazionale è la tela di Conte, dove ha dato una nuova luce a Scott McTominay e Romelu Lukaku.
Soprattutto, non stiamo parlando di un acquisto avventato, figlio della foga di vedere in uscita un calciatore da una big del calcio mondiale. Si tratta a tutti gli effetti di un arrivo ben mirato e studiato, portato avanti da mesi. Il primo punto da sottolineare è quello economico, forse il più caro alla società. Tra bonus alla firma (di circa 10 milioni di euro) ed un biennale con opzione per un terzo anno (6 milioni di ingaggio il primo anno, per poi scendere a 5), l’ex Wolfsburg guadagnerà in questa sua esperienza partenopea circa 26-27 milioni di euro complessivi, citando l’esperto di mercato Sacha Tavolieri, tra i più informati in assoluto sulla vicenda. Non un colpo gratis, ma comunque un’operazione ben studiata e sostenibile per le virtuose casse del club di De Laurentiis.
L’altro aspetto è quello puramente calcistico. In questa sua ultima stagione tra le fila degli Sky Blues, De Bruyne non ha affatto dimostrato segni di cedimento. Anche al netto di qualche fisiologico infortunio. In una stagione molto difficile per i Citizens, ha totalizzato 6 gol e 8 assist, confermando di essere un calciatore incisivo sia in zona gol che in quella di creazione del gioco. Potrebbe essere proprio lui, l’uomo dell’ultimo passaggio, chiamato a disegnare calcio in una squadra che ha disperato bisogno di un gran passatore. Non è da sottovalutare la sua enorme bravura nei calci piazzati. In questi anni, ai partenopei è mancato un gran battitore di calci di punizione e angoli. Il belga, può definitivamente colmare questa lacuna.
Ci sono però delle questioni da chiarire, come quella del suo impiego. Vero che la Serie A richiede meno sforzo fisico rispetto alla Premier League, ma De Bruyne va sicuramente gestito, in quanto i problemi fisici iniziano a farsi sentire. Dunque, parliamo di un talento cristallino, ma che va utilizzato nella maniera corretta. Inoltre, sarà da sciogliere il nodo definitivo sulla sua posizione. Ora che ha 34 anni e non più il ritmo di una volta, è possibile immaginare una sua evoluzione alla Eriksen, se non addirittura da regista? Questo però, sarà materiale per Antonio Conte, che con un giocatore di questo livello non può far altro che sfregarsi le mani.
Intanto, l’unica vera fotografia che ne possiamo trarre è il bagno di folla di Villa Stuart, dove Kevin De Bruyne è stato accolto da re. Una giornata che forse era scolpita solo nei sogni di pochissimi. Quella che può rappresentare la definitiva transizione del Napoli da realtà virtuosa a grande piazza in grado di poter competere con le grandi big europee. Un colpo di lusso, che può davvero riscrivere la storia di questo club, poco abituato ad arrivi del genere.