Corsa scudetto: i punti di forza di Napoli, Inter e Atalanta; al terzo posto…

Il Napoli di Antonio Conte, grazie ad un ottimo avvio di stagione, è in piena lotta scudetto. Insieme agli azzurri, competono la strabiliante Atalanta di Gian Piero Gasperini e i campioni in carica dell’Inter. In questa mini rubrica, cercheremo di esplorare queste tre formazioni, studiando i loro pregi e difetti, così da comprendere come potrà svilupparsi questa bagarre nei prossimi incontri. Ovviamente, va sottolineato che queste riflessioni possono variare nel tempo. Tutto può cambiare nel giro di pochissimo, specie in quello che potrebbe rivelarsi un campionato vinto di pochi punti. Vista la grande partenza di queste tre squadre, però, non bisogna escludere nulla.

Napoli – Minor numero di impegni

Per una serie di combinazioni, figlie della scorsa stagione e non, i partenopei sono la formazione con il minor numero di impegni sul calendario. Gli uomini di Antonio Conte non partecipano ad alcuna competizione europea e sono stati eliminati prematuramente dalla Coppa Italia. Motivo per cui, il campionato è l’unico obiettivo stagionale rimasto, sul quale ovviamente possono venir concentrate tutte le energie. A lungo andare, specie confrontando le partite extra-campionato che dovranno giocare le dirette concorrenti, questo può rivelarsi essere un vantaggio decisivo.

Avere meno gare in programma porta con sé una serie di vantaggi. Su tutti, quello del rischiare un minor numero di infortuni, che soprattutto in questa stagione hanno privato varie big di alcuni dei migliori calciatori a disposizione. Un altro particolarmente sigificativo è quello di poter concentrare tutte le energie mentali sul campionato, senza interferenze esterne. Una partita di coppa aggiunge nuove pressioni e richiede ulteriori sforzi. Se una di queste dovesse capitare prima di un match delicato di campionato, ecco che il rischio di perdere punti diventa più concreto. Questo, almeno per quest’annata, non sarà un problema per la squadra di Conte.

Vero, anche le sfide europee hanno i loro vantaggi. Specie per calciatori ambiziosi come quelli del Napoli, sempre vogliosi di affermarsi. Per dirne una, la squadra dello scudetto diede alcune delle sue migliori prestazioni proprio in Champions League. Non si può però negare che il non disputarle porta dei suoi vantaggi. L’avere più giocatori a disposizione e meno fatica sulle gambe può essere per gli azzurri, allenati da un vero e proprio specialista di questa competizione, il tassello decisivo per la conquista dello scudetto.

Inter – Abitudine alle pressioni

Gli uomini di Inzaghi sono quelli con probabilmente più pressione sulle spalle, visti i loro recenti successi ed il loro livello generale. Tuttavia, uno dei loro punti di forza è avere più abitudine dei suoi diretti avversari nel gestirla. Il gruppo messo su dal tecnico emiliano ha subito poche variazioni negli anni, motivo per cui è ben unito e sa come affrontare certe sfide. I nerazzurri, hanno iniziato il loro percorso con Inzaghi mancando uno scudetto che sembrava assolutamente alla portata nella stagione 21/22. A questa delusione, è subentrata quella della sconfitta in finale di Champions League contro il Manchester City, al termine di una partita giocata con tutti gli onori possibili. Da questa debacle, è nata la squadra schiacciasassi che ha stravinto il campionato.

Se parliamo di reggere la pressione, la Beneamata non è seconda a nessuno. C’è il potenziale per poter giocare tutta la stagione senza subire minimamente la pressione di dover perdere. Soprattutto nell’ultima annata, i nerazzurri sono apparsi meno timorosi e più consapevoli dei loro mezzi. Come se appunto, quella sconfitta rimediata contro il City avesse fatto loro scoprire un potenziale mai espresso. Tra queste carte, c’è anche quella di poter giocare più partite in tutta tranquillità e senza dover rischiare gravi debacle tra un match e un altro.

Questa è una caratteristica tipica di una grande squadra, che può trarre forza da ogni vittoria e non abbattersi dopo una sconfitta. In un campionato molto combattuto, che può concludersi con un testa a testa, questa capacità di reggere al meglio la pressione, può risultare il fattore decisivo. Per vincere un campionato, serve soprattutto esperienza, in particolare nelle battaglie più serrate. Quest’aspetto, meno presente in Napoli e Atalanta, non manca all’Inter.

Atalanta – Poca pressione

La Dea, come l’Inter, dovrà giocare un gran numero di partite. E, a loro differenza, non ha la capacità di reggere la pressione a tali livelli. Tuttavia, gli orobici sono la formazione sottoposta a meno pressioni rispetto alle avversarie. La banda di Gian Piero Gasperini può essere considerata una piccola fiaba moderna. Da piccola squadra, si è trasformata in una corazzata in grado di dare filo da torcere a chiunque, in Italia così come in Europa. All’inizio dell’era gasperiniana, nessuno avrebbe scommesso un euro sul vedere l’Atalanta a questi livelli. Ma, visto il grande lavoro compiuto da tutte le parti, non resta altro che fare i complimenti.

Proprio questo tipo di dimensione e percorso fa sì che i bergamaschi non abbiano sulle spalle la stessa pressione delle dirette concorrenti. Se l’Inter non dovesse vincere il campionato, così come il Napoli, il rischio di processi sarebbe decisamente alto. Un aspetto che non è minimamente immaginabile in quel di Bergamo, dove il solo essere a questi livelli vale come molteplici scudetti. A lungo andare, il non rischiare di venir processati in pubblica piazza, può risultare un peso minore, e così decisivo, sull’economia del campionato.

Certo, questa potrebbe subentrare qualora arrivasse il momento di dover giocare una partita dall’enorme peso specifico. Ma, anche in questo caso, una caduta non sarebbe vista da nessuno come un fallimento, un termine dal peso enorme. Sentirsi dire di aver fallito, può portare un’aria negativa all’interno di uno spogliatoio. Queste voci, possono essere devastanti in un ambiente ovattato e allegro come quello orobico. Il fatto che entrino il meno possibile, può permettere di ripartire anche dopo la sconfitta figlia della pressione. Così, il rischio di perdere ulteriori punti diventa sempre minore.

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