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Corsa scudetto: i punti di debolezza di Napoli, Inter e Atalanta; al secondo posto…

Milan-Inter 1-1: De Vrij salva i nerazzurri al 93', i rossoneri sprecano

Il Napoli di Antonio Conte, grazie ad un ottimo avvio di stagione, è in piena lotta scudetto. Insieme agli azzurri, competono la strabiliante Atalanta di Gian Piero Gasperini e i campioni in carica dell’Inter. In questa mini rubrica, cercheremo di esplorare queste tre formazioni, studiando i loro pregi e difetti, così da comprendere come potrà svilupparsi questa bagarre nei prossimi incontri. Ovviamente, va sottolineato che queste riflessioni possono variare nel tempo. Tutto può cambiare nel giro di pochissimo, specie in quello che potrebbe rivelarsi un campionato vinto di pochi punti. Vista la grande partenza di queste tre squadre, però, non bisogna escludere nulla.

Napoli – Rosa corta

La formazione di Antonio Conte dispone di un roster sì di livello, ma non completo. Mancano alcuni elementi, soprattutto in panchina. Guardando ala difesa, escluso Pasquale Mazzocchi, nessuno dei panchinari appare in grado di dare garanzie. Questo, vale anche dal centrocampo in su, dove hanno fornito buone prestazioni solamente David Neres, Billy Gilmour e Giovanni Simeone. Nonostante gli azzurri giochino una sola competizione, è sempre opportuno avere un certo numero di giocatori a disposizione, poiché un infortunio di lungo corso può sempre sopraggiungere. Senza dimeticare brevi defezioni come una squalifica o un’assenza dell’ultimo minuto.

L’esempio più lampante è lo stop di Alessandro Buongiorno. Il difensore, arrivato in estate dal Torino, si è subito imposto come uno dei leader della squadra, risultando forse il più insostituibile tra gli elementi a disposizione di Conte. Il suo infortunio, avvenuto nel corso di un allenamento, non è chiaramente una bella notizia, poiché non è affatto facile rimpiazzare un calciatore del suo livello. Ciò, è già accaduto nei mesi scorsi, ad esempio con Stanislav Lobotka. Vero, Gilmour non ha deluso, ma non avere lo slovacco a disposizione contro l’Atalanta e averlo solo per uno scampolo di partita contro l’Inter pesa eccome. In match difficili, lo scozzese non ha la qualità del numero 68 partenopeo di sbrogliare pericoli e gestire con calma.

Se a questo, si aggiunge che la ripresa da uno stop non è immediata, il racconto è completo. Nel corso del mercato di gennaio, il Napoli sarà chiamato ad intervenire sul mercato, cercando di trovare delle buone alternative per i suoi titolari. Servono un difensore, un terzino e un centrocampista, sia per la questione assenze, sia per permettere alla squadra di alternarsi. Una singola defezione può costare caro, specie in un campionato che potrebbe essere deciso punto a punto. E, se Inter e Atalanta dispongono di rose ampie e complete, ciò non si può dire per i partenopei.

Inter – Impegni

Più che la questione degli impegni, pesa il fatto che una formazione come l’Inter sia tenuta a rispettarli al massimo delle sue capacità. Gli uomini di Simone Inzaghi, reduci da uno scudetto la stagione scorsa e da una finale di Champions in quella ancor precedente, hanno le carte per mettere in difficoltà tutte le big d’Europa. Dunque, visto il livello dei calciatori a disposizione e le loro ambizioni, qualora arrivasse il momento di una partita da dentro o fuori in una coppa, questo potrebbe pesare sull’economia del percorso in campionato (e viceversa).

Certo, gli uomini a disposizione dei nerazzurri non mancano, ma questi impegni possono portare via energie fisiche e soprattutto mentali. Affrontare una sfida in campionato prima e/o dopo un incontro di cartello in Champions League, Coppa Italia o Supercoppa non è la stessa cosa rispetto al percorso tradizionale. Può capitare che la testa sia ad una gara percepita come più importante, tralasciando completamente una che sembra più accomodata. Il rischio, è che questo collocarsi troppo ad una competizione, può incidere negativamente su un’altra.

Inutile dire che questo può incidere fortemente su un campionato. Tante partite ravvicinate, possono portare inevitabilmente a lasciare qualcosa per strada, specie se bisogna rispettare queste al massimo. La questione tocca in pieno l’Inter, una squadra molto forte e che può arrivare fino in fondo in ogni competizione. Per far ciò, però, servirà mantenere sempre la massima applicazione. Gli uomini di Inzaghi hanno le capacità per sopperire a questi problemi, ma in un campionato che potrebbe decidersi punto a punto, un solo passo falso può costare caro.

Atalanta – Durata

Un problema storico dei bergamaschi, che potrebbe ripresentarsi in ogni momento. Nel corso degli anni, gli uomini di Gasperini si sono contraddistinti per dare il massimo in determinati momenti della stagione, venendo però meno in altri. L’immaginario generale, vede gli orobici come un diesel, una compagine che tende a partire in sordina per poi guadagnare man mano consapevolezza e risultati. Tuttavia, negli anni si è presentato anche il discorso opposto, precisamente nelle stagioni 21/22 e 22/23, entrambe caratterizzate da un’ottima partenza ma in cui i nerazzurri sono calati alla lunga distanza.

È importante dire che quelle versioni dell’Atalanta non disponevano della ferocia di quella attuale e che tendevano a lasciare più punti per strada. Però, gli orobici sono un gruppo che fa del gioco e dell’entusiasmo i propri punti di forza, motivo per cui è necessario essere sempre al 100% per non essere prevedibili. In questo momento, la Dea sta dando tutto ciò che ha, giocando sempre ad un livello altissimo. Saprà proseguire per tutta la stagione, visti anche i numerosi impegni, senza mai calare di rendimento? La rosa a disposizione di Gasperini è sicuramente ampia e soprattutto varia, ma da qua ai prossimi mesi può succedere di tutto. L’Inter a questo può sopperire avendo dei giocatori complessivamente più forti, mentre il Napoli è tra tutte la più indicata a vincere partite soffrendo.

L’Atalanta, invece, in partite difficili può uscirne sì fuori, ma con più difficoltà rispetto alle sue dirette concorrenti. Se un giorno dovesse mancare quel famoso 100%, si potrebbero perdere punti pesanti. È da questo aspetto che si potrà intuire se i bergamaschi sapranno lottare fino alla fine per il titolo. Un campionato si vince alla lunga distanza, non solo performando al top in un certo momento. Non è un caso che nelle coppe i nerazzurri abbiano dato il meglio di sé, lì dove è necessario portare a casa le partite secche. Una volta colmato quest’ultimo fondamentale, la Dea potrà dire di aver raggiunto la definitiva maturità. Non manca molto, serve però che quest’ultimo passo venga compiuto. Questo, potrà stabilirlo solo il tempo.

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