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Lazio-Napoli, 4 giorni per una partita da quattro tempi

Uno scherzo del destino di cattivo gusto ha voluto che il Napoli di Antonio Conte dovesse fronteggiare la sorprendente Lazio di Marco Baroni in due incontri consecutivi. Il primo, sarà valido per gli ottavi di finale di Coppa Italia e si disputerà all’Olimpico di Roma. Viceversa, il secondo si terrà al Maradona, a soli 4 giorni di distanza. Sarà l’occasione per i partenopei di confermarsi come prima della Serie A, mentre per i biancocelesti di ripartire subito e così mettersi alle spalle la polemica sconfitta rimediata contro il Parma. Inutile dire che, un doppio confronto a così poca distanza contro una squadra molto attrezzata può rappresentare una grossa insidia per gli azzurri. Allo stesso tempo, però, può palesarsi un’opportunità molto ghiotta di imporsi come un’avversaria da temere in qualsiasi situazione.

Il racconto di questa sfida, inevitabilmente, parte dal tecnico biancoceleste: Marco Baroni. L’ex Verona, siede su questa panchina quasi per caso. Infatti, è arrivato in seguito alla rottura tra Claudio Lotito e Igor Tudor, quando le indiscrezioni parlavano di lui come vicino alla panchina del Cagliari. La notizia non ha suscitato molta risonanza nel mondo calcistico. Questo, perché Baroni non ha mai avuto grandi possibilità per farsi notare come allenatore. Eccezion fatta per una buona salvezza con il Lecce ed un campionato miracoloso con l’Hellas Verona, che merita un racconto a parte. Però, questa scelta è risultata tra le più impattanti in assoluto.

Il tecnico ha rianimato un ambiente fortemente abbattuto, apertamente ostile al proprietario Lotito. Nel giro di pochissimo tempo, ha dato nuova vita ad una Lazio che sembrava spaesata e indebolita, visti gli addii di due elementi cardine come Ciro Immobile e Luis Alberto. Come sistema di gioco propone un 4-2-3-1 molto dinamico e frizzante, abile nello sfruttare il gioco in verticale, le ripartenze e i pericolosi uno contro uno dei suoi esterni. Motivo per cui, la squadra è ben piazzata in campionato, dove è al terzo posto insieme a Fiorentina ed Inter.

Anche il percorso in Europa League è da considerarsi ottimo, dove sono arrivate 4 vittorie ed un pareggio, oltre che il primo posto nel girone unico. In particolare, i biancocelesti dispongono del terzo miglior attacco della Serie A, avendo siglato 29 gol, a cui si aggiungono gli 11 in campo internazionale. Insomma, una compagine offensiva e da tenere bene d’occhio.

Gli uomini da temere maggiormente sono Mattia Zaccagni e Valentin ‘Taty’ Castellanos. Il primo, sotto questa gestione, ha ritrovato lo smalto dei giorni migliori, risultando spesso l’uomo in più dei biancocelesti. L’argentino, invece, sembra aver trovato maggior confidenza nel campionato italiano rispetto all’anno scorso. Sotto la guida di Baroni, è diventato un calciatore molto incisivo. Va però citato anche Nuno Tavares, terzino portoghese dotato di forza e velocità, arrivato a totalizzare già 8 assist in questa stagione. Il suo impiego in Coppa Italia appare improbabile a causa dei postumi di un infortunio, ma per la gara di campionato dovrebbe partire dal primo minuto.

Uno dei problemi maggiori in casa biancoceleste è per l’appunto rappresentato dalle assenze. Non ci sarà Matias Vecino, mentre Dia, Marusic, Pellegrini e Patric sono in forte dubbio. Per la partita di campionato, invece, non sarà disponibile Nicolò Rovella, a causa di una squalifica per somma di ammonizioni. Specie in un doppio confronto, quest’aspetto può risultare decisivo, poiché la rotazione di più uomini potrebbe avere un impatto sigificativo su di essi. Ma, in tutto questo, come arriva il Napoli a questa sfida?

Gli uomini di Antonio Conte sono in gran fiducia, ma non possono assolutamente permettersi passi falsi. Alle spalle, c’è un’Atalanta che va a mille e non consente di rilassarsi. Dunque, il pensiero che verrebbe più spontaneo è quello di tralasciare la Coppa Italia (per la quale il tecnico potrebbe cambiare anche l’intero 11 iniziale) per concentrarsi al massimo sul campionato. Questa, però, sarebbe una pessima scelta. I partenopei non oltrepassano gli ottavi di finale del torneo dalla stagione 2020-21, e sarebbe un gran peccato uscire nuovamente da questa così precocemente. Inoltre, una sconfitta potrebbe infliggere un colpo non semplice da gestire dal punto di vista morale, e questo potrebbe influire anche nella gara successiva.

Perché la questione più intrigante riguarda proprio la doppia sfida. Questa, conferisce una maggior attenzione ai dettagli, al saper sfruttare al meglio i momenti della partita e al saper cambiare al meglio le carte in tavola. Con ogni probabilità, sarà una lunga sfida divisa in 4 tempi. Significa che l’andazzo della prima uscita può profondamente influenzare la seconda e portare a stravolgimenti tattici nell’immediato. Ne consegue che un’eventuale vittoria in Coppa Italia può rendere più complicato il percorso in campionato, dove potrebbe arrivare al Maradona una Lazio in cerca di rivincita e con un piano adeguato e realizzato su cosa è mancato nell’incontro passato.

Dunque, è possibile che il Napoli le vinca entrambe? Certo, ma sarà un compito molto arduo. I biancocelesti sono una compagine di livello e ben allenata, non sarà semplice superarli in una sola delle due occasioni. Lo scenario dell’eliminazione in Coppa Italia e della conseguente vittoria in campionato appare per qualcuno un buon compromesso per far sì che i partenopei non arrestino la propria corsa in Serie A. Però, risulterebbe un grosso errore, sia perché potrebbe compromettere la partita successiva, sia per il morale.

Una delle possibilità è che il Napoli vinca la gara di Coppa per poi perdere o pareggiare quella di campionato. Questa, per un gruppo che sta concentrando enormi energie sulla Serie A, potrebbe essere un’ipotesi molto dolorosa. Al netto del risultato che conseguirà l’Atalanta (impegnata contro il Milan), ogni punto può risultare decisivo, specie in una corsa così serrata e con un’avversaria che appare assai imprevedibile, nella via di mezzo tra la classica compagine che si affloscia dopo un grande inizio e quella che ha trovato definitivamente la sua maturità. Senza naturalmente dimenticare l’Inter, che ad oggi rimane la squadra più attrezzata e in grado di tirar fuori i colpi migliori.

Tuttavia, qualora gli azzurri vincessero entrambe le partite, lancerebbero un segnale fortissimo alla concorrenza. Vincere contro un’avversaria in questo stato di forma per due volte consecutive in 4 giorni potrebbe rappresentare una forte dichiarazione di intenti alle avversarie. Certo, cantare vittoria nel caso sarebbe ugualmente un errore, poiché un percorso di ricostruzione richiede molto tempo, ed anche i suoi incidenti di percorso. Non c’è bisogno di far drammi qualora non arrivassero due successi (a meno che non arrivino due passi falsi), ma sarebbe giusto pensare più in grande, specie dopo un avvio del genere.

Il campionato è sì importante, ma lo è anche la Coppa Italia, che può risultare una possibilità per coloro che giocano di meno oltre che un trofeo, anche se da ora in poi le contendenti potrebbero essere sempre più pericolose. Dunque, non si può lasciar nulla alle spalle. La chiave è quella di vincere non solo per mettere fieno in cascina, ma anche per crescere e ristabilizzarsi ai livelli che competono calciatori del livello dei partenopei.

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