Koulibaly lascia un vuoto nel cuore dei napoletani che vale più di 40 milioni

Al risveglio di oggi Napoli è apparsa diversa. Nei vicoli dei quartieri il silenzio ne fa da padrone. Fra i vicoli e i mercatini, dove i più umili lavoratori si guadagnano la giornata di lavoro, si nascondono i tifosi meno visibili, ma anche quelli che vivono il tifo per il Napoli con più passione. Sono gli stessi che la domenica rinunciano al riposo pomeridiano dopo una settimana di duri sacrifici. Rinunciano ad una passeggiata con la propria famiglia e.. dovunque si trovino, anche ad un matrimonio, trovano sempre il modo per urlare a squarciagola il proprio sostegno ai calciatori. La novità di questa mattina era preannunciata. Nessuno di loro, però, si sarebbe aspettato un vuoto così forte all’apprendimento della notizia: Kalidou Koulibaly non sarà più un calciatore del Napoli. Qualcuno chiude prima l’attività, qualcun altro delega la moglie, non si riesce a lavorare come gli altri giorni con questo pensiero nella testa.

Koulibaly non solo un giocatore, ma un simbolo

É difficile da spiegare il vuoto che ti lascia un uomo e un calciatore di questo livello. Dentro Koulibaly c’è un po’ di Maradona e probabilmente è questo il motivo per cui fosse il calciatore preferito di Diego. Dalla timidezza e la solarità si oppongono le sue caratteristiche da calciatore che non ti aspetti: strapotenza fisica unica al mondo, esplosività, sicurezza, decisione. Il senegalese ha rappresentato da quando è arrivato alla corte di Rafa Benitez l’imporsi del Napoli come squadra di vertice del campionato italiano, come lo era ai tempi dello scudetto. ”Il comandante” ci ha permesso di continuare a sognare ogni stagione come non avveniva da tempo. Ci ha permesso di sfiorare più volte la vittoria. Koulibaly è stato il vettore del riscatto napoletano, la strenua lotta alla Juventus, quel gol al 90′ che non ti aspetti che ti riempie di gioia. Kalidou è il senegalese diventato napoletano, che qualsiasi tifoso ha difeso dagli attacchi razzisti. Il colore che ci ha uniti è lo stesso: l’azzurro. Non possiamo che dedicarti queste lacrime sincere, figlie del sudore che hai sempre dedicato alla nostra maglia alla fine di ogni partita. Grazie guagliò!

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