C’era una volta la Nazionale Italiana, c’era una volta il tricolore (quello vero)

Dal podio alla disperazione il passo è breve, lo sa benissimo Roberto Mancini che lo ha purtroppo imparato a sue spese. Irlanda del Nord-Italia termina 0-0 e gli azzurri sono condannati ad affrontare gli spareggi per accedere al prossimo Mondiale. Solo pochi mesi fa si festeggiava nelle piazze italiane, lasciandosi temporaneamente alle spalle sofferenze e buio.

Ci si aspettava una squadra molto più sicura e in grado di produrre un calcio efficace, ma oltre all’assenza di qualità nella manovra in campo, si è visto un atteggiamento che proprio non coincide con dei campioni in carica. Il match di Belfast è stato solo il timbro finale per decretare la strana decadenza di un gruppo.

Lo scorso venerdì gli azzurri hanno avuto la grande opportunità all’Olimpico ma qualcuno ancora recrimina sul rigore fallito nei minuti finali, quando nei 90° complessivi si è visto pochissimo delle recenti notti magiche. C’era una volta il tricolore, quello portato sulle spalle da Marcello Lippi oppure quello festeggiato nel lontano 1982, c’era una volta la Nazionale Italiana in grado di vincere il trofeo in Germania.

Ma anche i ragazzi di Mancini hanno portato a casa un trofeo che poteva essere il coronamento di una parabola vincente, ma non per questo entrano a far parte di queste immagini storiche indelebili. A Coverciano è tempo di pensare bene alle prossime scelte, a costo di lasciare qualche muso lungo in giro. Marzo è abbastanza lontano e si attendono ancora decisioni ufficiali sulle date, lavorare sul campo è il compito degli atleti nazionali.

In questi mesi il c.t. potrà recarsi nei vari stadi del Paese e guardare più da vicino tentando di pescare il “coniglio dal cilindro”, perchè ci si aspetta volti nuovi e tanta voglia di migliorare.

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