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Ambizione

Forza, ferocia e qualità oltre ad una grande dose di ambizione, il Napoli di Spalletti vola primo in classifica e per riprendere le parole dello stesso tecnico, a distanza di qualche settimana: ‘E’ bello essere noi’. Si, oggi a distanza di qualche settimana dell’inizio del campionato è davvero bellissimo essere il Napoli, una vittoria che di certo non è un sigillo al campionato, guai a pensarlo, ma senza dubbio è un segnale forte. Un segnale che arriva quando le altre cadono; Inter, Milan e Roma sono ferme al blocco dei 10 punti, la Lazio al momento è lontana, la Juventus ad oggi neanche la si vede.

Un Napoli che ragiona, gioca a calcio ed entusiasma. Senza falsa modestia anche Spalletti ammette che questa squadra è bella da vedere, forse non perfetta o come dicevamo dopo il Leicester di attori perfezionisti, ma bella sicuramente. Dopo due anni di stravolgimenti, delusioni e soprattutto scarsi risultati ora Insigne e compagni possono rialzare la testa, seguendo a ruota proprio il capitano, trascinatore, leader di questa rosa. L’apporto di Osimhen risulta fondamentale, Koulibaly è il vero asso di Spalletti che la risolve anche solo con gli sguardi, ma poi la mette dentro e la partita a poker è chiusa. Questo Napoli oltre che bello lo si legge fra le righe che è ambizioso, vincere per convincere e rendere giustizia alle promesse di inizio stagione.

“A Napoli puoi scegliere fra questo e quello”

Un album che ha subito ha fatto scalpore fra i giovani napoletani, ‘Ambizione‘ di Lele Blade è il singolo oltre che il titolo dell’omonimo EP, anche il Napoli questa sera ha dimostrato di essere ambizioso, forte e soprattutto di aver scelto bene. Una scelta che sta dando i suoi frutti, si poteva scegliere fra questo, quello e anche quell’altro ma alla fine la scelta finale sta ripagando e ha un nome e un cognome: Luciano Spalletti. Il vero uomo in più di questo Napoli, è lui il grande acquisto della società, innamorato di Napoli e dei napoletani, di un progetto forse non proprio calzante alle sue caratteristiche, ma forte. Una sfida quella partenopea che ha subito affascinato il tecnico.

D’altronde il tecnico ritrova le motivazioni anche nello scetticismo e nelle critiche, oltre che all’amore e all’affetto di una parte della piazza. Napoli non gli è stata certo presentata come una passeggiata, ma è stato lui stesso, con quel modo di fare calmo e pacato, sicuro e deciso che ha fatto sembrare tutto come una tranquilla passeggiata sul lungomare. Ma Spalletti è così, e forse è anche la sua forte ambizione di voler riuscire nell’obiettivo, che a poco a poco sta iniettando nei suoi calciatori, come un vaccino monodose.

Tuttavia non sembra ancora contento Luciano, e fa bene. Questo Napoli ha fatto dei passi in avanti ma per completare il percorso ci vorranno almeno un’altra trentina di partite, di sfide e scontri diretti e di vere e proprie battaglie all’ultimo punto. Nel frattempo ci godiamo la nostra scelta, quella forse più giusta.

“I migliori stanno sempre da soli”

Se quello che dice Alessandro Arena, in arte Lele Blade, è vero allora lo gridiamo con forza: ‘i migliori stanno sempre da soli’. Da soli in classifica, da soli nelle scelte, da soli nei momenti difficili e a tratti anche in quelli meno difficili. Un Napoli che sa di essere migliore, migliore di tante altre realtà ma forse non superiore, ora non diventiamo troppo spavaldi e almeno un piede per terra mettiamolo. Questo Napoli però non ha bisogno di sentirselo dire, le parole di un mister o dei tifosi valgono più di qualsiasi primato in classifica.

Squadra forte mente forte’, così Spalletti in uno dei suoi cervellotici ragionamenti pre stagione sottolineava la forza del gruppo, già compatto e pronto al lavoro. Lavoro duro e serrato, come quello dei ritiri, tutti elementi incisivi in quello che è oggi lo sviluppo di un inizio di stagione incoraggiante. Una stagione da imbattuti, sino a questo momento, a punteggio pieno e con qualche consapevolezza in più rispetto a qualche mese fa.

Consapevolezze maturate nel tempo, maturate con le vittorie, maturate con i gol; belli e decisivi di alcuni, determinanti e quasi un punto di svolta per altri. Da Osimhen ad Insigne, passando per Koulibaly, Elmas e Petagna. Tutti hanno marcato reti importanti in questo inizio di stagione, reti che scrivono di una stagione con il sorriso sulle labbra, come quello degli allenamenti diretti da Spalletti, spesso con momenti di ilarità unici. Questo Napoli sa cosa può fare, sa bene cosa deve fare, e lì primo in classifica ci sta benissimo, soprattutto da solo.

“Ostinato vado avanti anche se mi sbaglio”

Ostinato come pochi in questi mesi Spalletti è andato avanti, nella sua idea di calcio, nel suo modo di ragionare e di esprimere il proprio gioco. Ma probabilmente in molti non capivano le affermazioni pre-stagione dove diceva che la squadra era forte, che lui così stava bene e che il Napoli lo aveva scelto per la qualità della rosa, indipendentemente dagli acquisti. E pure nessuno di noi si spiegava come un tecnico che approda su una nuova panchina possa dire queste cose, e per di più non pretendere acquisti vari minacciando il fallimento. Ostinatamente ha costruito un Napoli pulito, che come lui ama ancora di più la piazza e per farlo è ripartito dai senatori: Insigne, Koulibaly e Mertens; unici superstiti fra i titolari del Napoli di Sarri, e questo entusiasmo forse non lo si rivedeva dai tempi del tecnico attualmente alla Lazio.

Ostinato difende i suoi, sa che la forza vera è il gruppo unito, e allora fa di tutto per rendere questo gruppo ancor più forte dentro. Spalletti non fa solo un lavoro sul campo, ma anche mentale, trasmette ambizione; sicurezza e perchè no anche quel pizzico di arroganza buona che ti fa capire di essere pericoloso e temibile, ma senza mai dimenticare che il gradino per cadere è lì dietro e devi sempre stare attento.

Chiudendo con le parole di Insigne nel post gara: “Abbiamo fatto una grande gara,[…] ma occhio ad esaltarci la strada è lunga”. Insigne è cresciuto, è diventato grande e forse sa anche di essere grande. Anche lui ha una forte ambizione, un forte riscatto – per se stesso e per Napoli – sa che questa potrebbe addirittura essere l’ultima stagione, e sull’acceleratore spinge, spinge tantissimo.

Il prossimo brano lo ascolteremo a Marassi, contro la Samp questa volta, e l’ultima volta il sound ere pazzesco.

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