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Il Napoli ha scelto Meret per il futuro della porta. Giusto vendere Ospina e puntare su un profilo come Vaclik?

Non sarà stato facile, per il Napoli, decidere su chi puntare come primo portiere nella prossima stagione e magari anche in quelle a venire. O meglio, non lo è mai stato, da 3 anni a questa parte, da quando gli azzurri nell’estate del 2018 decisero di acquistare due portieri che di lì in poi hanno sempre messo in difficoltà i propri allenatori nella scelta su chi avrebbe dovuto difendere i pali. Alla fine, la decisione è stata quella più logica, presa guardando in ottica futura con la conferma di Alex Meret, 24 anni compiuti da poco e ancora tanto da dimostrare in prospettiva.

Inserito nella lista degli incedibili da Luciano Spalletti, l’ex Udinese resterà come primo portiere. Era questa la garanzia che il suo entourage pretendeva di avere da circa un anno, minacciando la possibilità di guardare altrove. Vista l’esperienza maturata in questi anni, anche con l’Italia sebbene non abbia giocato neanche un minuto ad EURO2020, da lui ci si aspetta il salto di qualità. Ne ha bisogno il Napoli, per tornare a competere ad alti livelli, e ne ha bisogno Meret, per portare avanti un percorso di crescita anche in chiave Nazionale, nonostante la presenza di un insuperabile Gigio Donnarumma.

Via Ospina, scelta giusta?

Chi molto probabilmente potrebbe dire addio è David Ospina. Il colombiano, 33 anni a fine agosto, ha dato il suo notevole contributo con tanta esperienza, messa a disposizione con diversi salvataggi decisivi anche in partite importanti. Penalizzato un po’ per l’altezza, seppur raramente si sia notato, l’ex Arsenal è stato spesso e volentieri preferito al proprio compagno di reparto per la maggiore affidabilità nel gioco con i piedi e per le maggiori garanzie offerte.

Adesso però il Napoli ha fatto una scelta, ossia quella di sviluppare il talento di Alex Meret, e per tale motivo Ospina sembra destinato a dover fare le valigie, complice anche il contratto in scadenza tra un anno (quello di Meret scade nel 2023, si punterà al suo rinnovo).

Terminata la Copa America, senza dubbio adesso ne sapremo di più sul futuro del colombiano. Conviene cederlo? Viste le prestazioni in queste tre stagioni, verrebbe da dire di no. Ma in ottica futura, e per i motivi spiegati in precedenza, sacrificarlo non sarebbe una cattiva idea.

Vaclik è il profilo giusto?

Con l’uscita di Ospina, quasi inevitabilmente occorrerà un secondo portiere. Il nome che risuona da diverso tempo è quello di Tomas Vaclik, classe ’89, attualmente svincolato dopo la fine del contratto con il Siviglia.

Si tratta di un altro profilo d’esperienza, che ha giocato la Champions League con due squadre diverse e l’Europa League con tre. Cresciuto in Nazionale all’ombra di Petr Cech, nel 2018 è riuscito a vincere il premio di miglior calciatore ceco dell’anno.

La domanda è: accetterà un ruolo da secondo? Il dubbio c’è, sia per la titolarità garantitagli in questi anni e sia perché è reduce dai quarti di finale all’Europeo con la sua Repubblica Ceca (4 gol subiti in 5 partite). Da capire se sarà l’innesto giusto, e se si andrà ad eliminare parzialmente la concorrenza per il posto da titolare.

E Contini?

Non dimentichiamo che nella rosa azzurra è presente anche un altro portiere, l’ex primavera Nikita Contini. 0 partite giocate nell’ultima stagione, a dispetto delle tantissime presenze collezionate negli anni passati in Serie B. Si era pensato di promuoverlo come secondo portiere, ma con l’eventuale uscita di Ospina il Napoli dovrebbe cercare un sostituto sul mercato.

Quanto a Contini, che dovrebbe restare come terzo, ci si attende di vederlo in campo già nelle gare estive, e chissà se riuscirà a strappare minuti anche a stagione in corso. Da capire se, senza più la spietata concorrenza davanti a lui, potrà giocarsi le sue carte o meno.

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