Victor Osimhen, un “pacco” con una bellissima sorpresa

Una delle cose più comuni nel calcio è quella di giudicare superficialmente il valore di un calciatore. Una caratteristica che non esenta nessuna tifoseria, nemmeno quella del Napoli. È successo con Hirving Lozano, bistrattato nei suoi primi mesi all’ombra del Vesuvio per poi diventare un idolo dei tifosi. Ora, a prendersi le sue rivincite, è Victor Osimhen, il più caro acquisto della storia partenopea. L’attaccante nigeriano non è ancora al top della condizione, ma sta chiudendo la sua difficile stagione in crescendo.

Già, perché la sua annata è costellata di sfortune, oltre che dal dover sostenere un enorme peso specifico. Il costo dell’operazione di mercato ha certamente influito sulle aspettative. Diciamolo: un giocatore che viene acquistato per la cifra di 70 milioni di euro, deve dimostrare di essere un top player. Il prezzo è probabilmente eccessivo, ma il valore è indiscutibile. Nel mercato calcistico dei giorni nostri, non sempre il costo di un’operazione certifica il reale livello di un calciatore, soprattutto se si parla di un giovane. Si considerano tantissimi fattori, tra cui la potenziale crescita, un’eventuale vendita futura, ecc. Forse Victor Osimhen non vale 70 milioni, ma non è nemmeno la prima persona che si incontra per strada.

Al Lille ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per essere un fuoriclasse. A parlare per lui sono 13 centri in campionato, ai quali se ne aggiungono 5 nelle varie coppe. Bisogna dire che la Ligue 1 2019/20 non si è conclusa a causa della pandemia, altrimenti avrebbe concluso la stagione con un bottino superiore. Queste prestazioni hanno attirato l’attenzione di molti club europei, e a spuntarla è stato il Napoli.

Però, si è sottovalutato l’impatto col calcio italiano. Non si può acquistare un giocatore e pretendere – soprattutto se giovane – delle prestazioni da fenomeno già dal primo istante. C’è bisogno di lavoro, costruzione, anche di errori, per arrivare ad essere un campione. Dopo le prime partite negative, l’attaccante nigeriano è stato immediatamente etichettato come “pacco”, uno dei concetti più superficiali del calcio. Gli errori non determinano il livello di un calciatore. I problemi si risolvono con l’allenamento. Kalidou Koulibaly, nel suo primo anno al Napoli, ha commesso molti sbagli. Col lavoro e la dedizione, è passato dall’essere un calciatore di poco conto in uscita dopo un solo anno, a diventare uno dei migliori difensori del calcio europeo.

Le prestazioni di Victor Osimhen sono in netto miglioramento rispetto al difficile avvio. Una delle prove è la crescita step by step. Partita dopo partita, è sempre più sicuro e senza paura. Ha superato i limiti di inizio stagione, ed ha dimostrato di avere una buonissima tecnica, considerata una delle sue maggiori lacune. Non ha bisogno di ripassare i fondamentali (altrimenti non sarebbe arrivato a giocare a questi livelli), ma di fiducia. E se i colpi riescono sempre di più, man mano questa arriva. Oggi l’attaccante ex Lille è sempre più in fiducia.

A limitare la sua crescita è stato l’infortunio alla spalla. Sembrava uno stop di poco conto, ma si è prolungato di molto fermando il suo processo di maturazione. Si è poi aggiunto il covid, oltre che un trauma cranico. Per una buona parte di stagione, la sfortuna l’ha fatta da padrone. Senza la possibilità di allenarsi, si è fermato il lavoro su di lui. Queste situazioni possono anche diminuire la fiducia del calciatore, con la possibilità che non torni ai livelli antecedenti l’infortunio. In questi momenti, è mancato l’appoggio, ed è stato criticato aspramente, in modo decisamente eccessivo. Ha sì commesso degli errori dal punto di vista umano, ma non per questo bisogna crocifiggerlo. Anzi, bisogna apprezzarlo, perché ha avuto la responsabilità di riconoscerli e di correggerli.

Il rientro in campo è stato difficoltoso, ma adesso sta pian piano recuperando la forma migliore. L’ultima rete, quella con la Lazio, è una prova lampante. Un gol cattivo, potente, tipico del suo repertorio. Mentre la sua crescita continua, stanno sparendo uno per uno gli ingiusti commenti nei suoi confronti. Quello che era un “pacco”, si è aperto e ha regalato ai tifosi del Napoli una bellissima sorpresa: un attaccante di assoluto livello, pronto a fare il salto di qualità e ad essere un pilastro, se non uno degli idoli, delle prossime stagioni azzurre.

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