Davide Astori, 3 anni dalla scomparsa del capitano viola. Per sempre #DA13

Sembra ieri quando un’Ilaria D’Amico sconvolta dava la notizia della morte di Davide Astori. I tifosi azzurri si stavano riprendendo dalla sconfitta con la Roma per 2-4, forse quella che ha segnato il nostro destino, e stavano per godersi una domenica di sport che si sarebbe conclusa con il derby di Milano. Sembrava una bufala, tutti i tifosi italiani si sono fermati a riflettere: è morto Davide Astori. Il numero 13 e capitano della Fiorentina era morto a causa di una aritmia ventricolare maligna nella notte. I tifosi azzurri si ricordano di Davide perché vicinissimo al Napoli nel 2015, l’affare saltò per un problema legato ai diritti d’immagine e per questo alla fine si trasferì in Toscana. Dopo la notizia arrivò subito il rinvio da parte della Lega di tutte le partite e le condoglianze da parte di tutte le società. Davide ha lasciato una moglie ed una figlia, Vittoria, che ha perso il padre alla tenera età di 2 anni. I giocatori della Fiorentina erano sotto shock, la loro guida era morta nel sonno da solo. Infatti, Davide è morto da solo. Il capitano non voleva lasciare un suo compagno da solo ed ha deciso di prendersi la stanza singola che forse ha decretato la sua fine, poiché da poco è emerso che con l’aiuto di un suo compagno si sarebbe potuto salvare. Oggi resta di Davide il sorriso e la voglia di giocare a pallone che unisce tutti i tifosi d’Italia facendoci capire, come ha sempre sottolineato, che alla fine il calcio è solamente un bellissimo gioco. Ancora una volta e per sempre…ciao Davide!

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