Un esordio da dimenticare

Saranno stati probabilmente i 45 minuti più brutti della sua vita. L’assenza di Koulibaly e le ultime prestazioni poco convincenti di Maksimovic erano l’occasione per Amir Rrahmani di giocare i suoi primi minuti da titolare con la maglia del Napoli e mettersi subito in mostra agli occhi della sua nuova squadra e dei tifosi. Ma le cose non sono andate esattamente così…

La presenza in rosa di due titolarissimi come Koulibaly e Manolas, e di una seconda scelta come Maksimovic che alla fine della scorsa stagione aveva fatto vedere ottime cose, l’ex Verona era praticamente chiuso…tant’è che il suo debutto in azzurro è arrivato nel 2021. Dopo essere subentrato nei minuti finali a Cagliari, ieri pomeriggio il capitano del Kosovo ha debuttato dal 1′ contro l’Udinese alla Dacia Arena. E di certo non è stato il debutto che si aspettava. Diversi svarioni e grande confusione, l’errore più grave è stato senza dubbio quello che ha favorito il pareggio friulano di Lasagna. Un retropassaggio a Meret troppo lento rispetto alla corsa dell’attaccante avversario che è riuscito ad anticipare il portiere azzurro per poi metterla dentro.

Dopo la partita persa contro lo Spezia, Rino Gattuso aveva parlato di una mentalità sbagliata da parte dei suoi: “Non accettiamo di subire gol, andiamo in confusione dopo aver commesso un errore. Se sbagliamo un passaggio perdiamo sicurezza“. Addirittura il mister si era rimproverato di non aver sostituito Maksimovic dopo un paio di errori. E nell’intervallo a Udine quindi non ci ha pensato due volte a lasciare Rrahmani negli spogliatoi.

Cosa può aver penalizzato il difensore kosovaro? Sicuramente è stata una prestazione da dimenticare, ed è anche vero che non si può giudicare un calciatore in base ad una sola partita (mezza, peraltro). Magari avrebbe potuto essergli d’aiuto l’affiancamento con Kostas Manolas, uscito per infortunio dopo un quarto d’ora. E sarebbe stato ancora meglio con Koulibaly. Invece con l’ingresso di Maksimovic la linea difensiva ha perso rapidità ed è stata presa d’infilata più volte dalla formazione friulana, per cui nella ripresa Gattuso ha dovuto spostare Di Lorenzo al centro inserendo Mario Rui.

Va detto anche che ai tempi del Verona il kosovaro ricopriva un ruolo diverso. Nella difesa a tre dei gialloblu Rrahmani giocava come laterale di destra, andando a pressare alto il portatore di palla e giocando d’anticipo. In una retroguardia a quattro come quella del Napoli ciò non è possibile, dunque il calciatore ha bisogno anche di tempo per adattarsi al nuovo schema. E chissà che un giorno non possa riscoprirsi terzino, viste anche le sue ottime caratteristiche in fase di spinta.

Mercoledì in Coppa Italia nulla esclude che Ringhio gli concederà una seconda chance. Gli azzurri giocheranno contro l’Empoli, squadra di Serie B, in gara secca. Sarebbe un’opportunità per rifarsi subito e dimenticare rapidamente un esordio da titolare catastrofico…

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