2020 – I TRE AVVENIMENTI NEGATIVI PER NAPOLI E PER IL NAPOLI – Al primo posto

Volge al termine il nostro speciale percorso nei momenti che hanno segnato l’anno del Napoli. Quest’oggi, dopo aver parlato dell’esonero di Carlo Ancelotti e dell’uscita dalla Champions League degli azzurri, ecco che andremo a rivivere il momento più brutto dell’anno azzurro. In particolare, al primo posto troviamo la morte di Maradona. 

Il 25 novembre 2020 è una data che rimarrà impressa nella mente di tutto il popolo napoletano e non solo. Il quotidiano argentino il Clarin e la CNN sono i primi a riportare la notizia: Diego Armando Maradona è morto. La notizia fa presto il giro di tutto il mondo tra lo sgomento generale. In particolare, il Pibe de Oro è deceduto a Tigre attorno le 16 italiane in seguito ad un arresto cardiaco all’età di 60 anni. La SSC Napoli sui social, in segno di lutto, toglie i colori al suo logo che diventa tutto nero.

I tifosi partenopei la stessa sera, nonostante la zona rossa, organizzano una fiaccolata all’esterno della curva B. Giorno dopo giorno tutto il popolo napoletano si reca all’impianto di fuorigrotta per portare fiori, sciarpe, maglie e tanto altro. L’esterno dello stadio diviene un vero e proprio altare sportivo. 

Napoli però vuole onorare il suo numero 10. È il 29 novembre quando il sindaco De Magistris annuncia sui suoi canali social: “Il nuovo nome del San Paolo sarà stadio Diego Armando Maradona”. L’ufficialità arriva qualche giorno dopo, esattamente il 4 dicembre. Nell’atto ufficiale del Comune di Napoli, Maradona viene descritto come “il più grande calciatore di tutti i tempi, i cui altissimi meriti sportivi sono stati tra l’altro riconosciuti con la nomina ad ambasciatore della FIFA, che con il suo immenso talento e la sua magia, ha onorato per sette anni la maglia della squadra del Napoli, regalandole i due scudetti della storia e altre coppe prestigiose, e ricevendo in cambio dalla città intera un amore eterno e incondizionato“. Una scelta che conferma la simbiosi tra l’argentino e Napoli.

Pertanto, la scomparsa di Diego non poteva che non occupare il primo posto nei momenti più negativi per Napoli e per il Napoli.

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