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Demme, da insostituibile ad alternativa di Lobotka, e adesso si parla anche di cessione

Fonte foto: SSC Napoli

Con l’arrivo di Gennaro Gattuso sulla panchina del Napoli al posto di Carlo Ancelotti e il conseguente cambio di modulo dal 4-4-2 al 4-3-3, la squadra azzurra necessitava di avere in rosa un regista di centrocampo puro, che però inizialmente non c’era. Dopo i tentativi di Ringhio, inconcludenti, di schierare Fabian e Allan in quella posizione, a gennaio vengono acquistati non uno ma ben due calciatori che fanno al caso del tecnico.

Per una cifra complessiva di 32 milioni di euro arrivano Demme dal Lipsia e Lobotka dal Celta Vigo. Il primo esordisce subito nella partita persa in casa contro la Fiorentina per 0-2, entrando ad inizio ripresa al posto di Fabian Ruiz, schierato nuovamente in cabina di regia (e sarà l’ultima volta). Purtroppo per lui non è il miglior debutto, sbanda insieme al resto della squadra e non riesce a dire la sua.

Ma dalle partite successive, quando viene schierato dal primo minuto, il centrocampo del Napoli trova quell’equilibrio che fino a quel momento era mancato. Con Demme a fare da metronomo, la squadra riesce ad attaccare mantenendo allo stesso tempo un baricentro non troppo alto. Avendo inoltre due mezzali titolari offensive come Ruiz e Zielinski, la posizione del numero 4 consente di bloccare le ripartenze avversarie recuperando palla velocemente, prima della propria metà campo.

Nella partita vinta per 2-4 contro la Sampdoria è invece Lobotka a partire dall’inizio. Lo slovacco è preciso in fase di costruzione ma risulta troppo timido e sbaglia qualcosina in fase di copertura. Gattuso lo sostituisce dopo un’ora di gioco per far entrare Demme, che al 90’ regala il 3-2 ai suoi, decisivo ai fini della vittoria. Da quel momento l’ex capitano del Lipsia diventa un perno del centrocampo azzurro lasciando pochissimo spazio a Lobotka.

Dopo il lockdown, però, qualcosa cambia. Si gioca ogni tre/quattro giorni e, come giusto che sia, i due sono costretti ad alternarsi costantemente. A far riflettere però sono le prestazioni di Demme. Non che giochi male, ma durante la partita si limita al “compitino”, a dare equilibrio smistando il pallone in orizzontale cercando poco la verticalizzazione. Cosa che invece si vede fare di più a Lobotka, dal quale però tuttora ci si aspetta molto di più.

Nelle partite che contano Rino Gattuso ha sempre preferito l’italo-tedesco, vedi Atalanta e Barcellona. Ma proprio al Camp Nou si è avuta l’impressione che effettivamente il tecnico non fosse più così tanto convinto da Demme. Dopo i primi 45 minuti, infatti, è arrivata la sostituzione con Lobotka.

Il Napoli aspetta, in attesa di trovare un regista che non faccia rimpiangere Jorginho. Di certo, iniziando la preparazione in estate, c’è tempo per lavorare sui vari aspetti da migliorare. Se Lobotka sicuramente resterà all’ombra del Vesuvio, sul numero 4 c’è qualche piccolo dubbio. Pur essendo arrivato a gennaio, a quanto pare non si esclude una possibile cessione, magari in Italia dove ci sono alcune squadre di medio-alta classifica interessate. In più, se il Napoli dovesse optare per un cambio di modulo, passando al 4-2-3-1, le caratteristiche di Demme difficilmente si adatterebbero a questo schema. Staremo a vedere cosa ci offrirà il mercato, noi come sempre vi terremo aggiornati in tempo reale su quanto accadrà con il nostro borsino.

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