La settimana prossima si tornerà a giocare a calcio anche in Italia, e lo si farà con qualche variazione rispetto a come eravamo abituati prima che arrivasse il Coronavirus. Uno di questi cambiamenti riguarda le sostituzioni che si potranno effettuare durante una partita. Dopo l’approvazione da parte dell’Ifab, anche in Italia si potranno effettuare 5 cambi in 3 slot. Con questa modifica al regolamento, è tornato di moda più che mai il tema del bomber a gara in corso. Aumenterà infatti il numero dei subentranti durante un singolo incontro, cosa che va data per scontata vista l’alta temperatura, l’inattività dei giocatori per tanto tempo e le tante sfide ravvicinate. E di conseguenza ci sarà una maggiore possibilità per quei calciatori che solitamente partono dalla panchina di rendersi decisivi e di dare un contributo maggiore.
Per quanto riguarda il Napoli, il caso più recente di bomber dalla panchina è stato sicuramente Dries Mertens. Il belga infatti, prima di diventare un titolare insostituibile nell’attacco azzurro, era quasi sempre costretto ad essere escluso dai titolari per lasciare il posto a Lorenzo Insigne sulla fascia sinistra. Ci sono state svariate occasioni in cui è subentrato a partita in corso segnando gol decisivi, come ad esempio la finale di Coppa Italia del 2014. Gli azzurri vincevano per 2-1 contro la Fiorentina e la rete nel recupero di Mertens (entrato nel secondo tempo) chiuse i conti e il Napoli sollevò così la sua quinta Coppa Italia.
Nella stagione 2015/2016 invece Mertens mise a segno 2 goal e 4 assist da subentrato, dimostrandosi particolarmente incisivo dalla panchina. I partenopei erano allenati da Maurizio Sarri, allenatore che tra le tante cose si è distinto perché era solito schierare con frequenza gli stessi 11. Il tridente titolare era composto da Insigne, Higuain e Callejon e di conseguenza Dries in quell’annata è partito dal primo minuto solamente 6 volte su 33 in Serie A. Nonostante i numeri poco esaltanti, ogni volta che entrava in campo il contributo che dava alla squadra era notevole, specialmente nei momenti di difficoltà.
Per quanto riguarda invece il Napoli odierno, Gennaro Gattuso è un tecnico che preferisce avere sempre delle valide alternative in ogni ruolo. Ma vediamo nel dettaglio quali sono i calciatori azzurri che al rientro in campo potrebbero risultare determinanti a gara in corso.
Partendo dal centrocampo, sono due i nomi su cui bisogna soffermarsi. Il primo è Eljif Elmas, giocatore che ha tanta voglia di mettersi in mostra agli occhi del mister per cercare di ottenere un minutaggio sempre maggiore. Quest’anno ha giocato non solo da mezz’ala ma anche come esterno d’attacco, ruolo in cui potrebbe fare anche meglio sebbene non si sia adattato male. Occhi puntati anche su Stanislav Lobotka. Dallo slovacco si attendono conferme poiché non ha giocato un gran numero di partite da quando è arrivato a gennaio. E inoltre quando è sceso in campo non si è mai espresso al massimo delle sue qualità.
Si sta parlando molto anche di Lozano, che, nonostante sembri ormai destinato a partire, potrebbe anche avere una seconda opportunità. Il messicano ha avuto diversi problemi quest’anno per cui non è mai riuscito a dare prova della cifra per la quale il Napoli lo ha acquistato. Una di queste complicazioni è stata di certo quella legata al ruolo. Ma pensiamo, ad esempio, alla gara dell’Olimpico contro la Roma di inizio novembre. Lozano entrò al posto di Callejon posizionandosi sulla corsia di destra e andando a vivacizzare il gioco degli azzurri. E a 20 minuti dalla fine l’ex PSV servì l’assist del 2-1 ad Arek Milik regalando ai partenopei 20 minuti di speranza. Alla luce di questo, ci si potrebbe aspettare un Lozano diverso da quello che si era visto finora. E magari il messicano potrebbe iniziare a conquistarsi la fiducia del mister con qualche buona prestazione da subentrato
In attacco anche Matteo Politano deve dare conferme a tutto l’ambiente Napoli. L’ex Sassuolo ha tanta voglia di stupire anche per conquistarsi la nazionale, e con il futuro incerto di Callejon, in scadenza a giugno, potrebbe anche prendersi il posto da titolare a destra. Fernando Llorente, invece, era arrivato proprio per essere una valida alternativa nel reparto offensivo soprattutto a partita in corso, magari quando la squadra faticava a trovare la via del gol. La cessione è ormai certa, restano i dubbi sull’impiego e il rendimento in questo finale di stagione.
In conclusione, è giusto parlare di bomber dalla panchina dopo l’approvazione delle cinque sostituzioni. Ma, giocando tante gare ravvicinate, appare chiaro che i cosiddetti “panchinari” avranno molte chances di giocarsi le proprie carte dal primo minuto. E, viceversa, anche chi normalmente parte da titolare, potrà essere decisivo da subentrato.