Quel risveglio amaro dopo una (non) rimonta incredibile…

Il 31 maggio 2015 allo Stadio San Paolo andava in scena la sfida per la Champions League tra Napoli e Lazio, terminata 2-4 per i bianconcelesti, condannando, dunque, i partenopei all’Europa League.

Dopo il doppio vantaggio con Parolo e Candreva e il punteggio quindi di 0-2 all’intervallo, nessuno ormai credeva più nella vittoria (unico risultato utile al Napoli per agguantare i capitolini in classifica e appaiarsi al terzo posto, complici gli scontri diretti a favore), con molte persone che, dopo i primi 45 minuti, lasciarono addirittura anzitempo lo stadio.

Ma il Napoli molte volte ci ha abituato ad emozioni al cardiopalma, anche in questa “folle” partita, infatti al 65’ il punteggio recitava 2-2 con il solito Gonzalo Higuaín autore di una doppietta nel giro di 10 minuti.

Al 75’ addirittura sarebbe potuto accadere l’imponderabile, ciò che non era nemmeno lontanamente immaginabile a fine primo tempo: andare sul 3-2 grazie ad un calcio di rigore fischiato a favore degli azzurri per fallo di Lulic su Maggio.

Sul dischetto si presenta Higuaín, sulle tribune i tifosi hanno il cuore in gola.

Il Pipita però spreca l’occasione e manda alto sopra la traversa il penalty.

Iniezione di fiducia per i biancocelesti che con Onazi e Klose nei minuti di finali chiudono il match ed espugnano Fuorigrotta.

È facilmente ipotizzabile che durante la notte i tifosi azzurri abbiano avuto più di un problema nel tentativo di prendere “sonno” e al mattino seguente, nel solito caffè, anziché la dolcezza dello zucchero c’era tanto amaro, sapore amaro soprattutto di sconfitta e di un sogno infrantosi sul più bello.

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