Il treno algerino che non parte più

Faouzi Ghoulam è un caso, forse il più misterioso, di questo Napoli: la sua storia con la maglia azzurra sembra essere giunta a una conclusione dopo gli alti dell’era Sarri, in cui era considerato uno dei primi al mondo nel suo ruolo, e molti bassi.

In una storia, solitamente, si tendono a ricordare solo gli eventi recenti e sicuramente gli ultimi anni dell’algerino sono stati a dir poco tormentati: tutto iniziò quel maledetto 1° novembre in quel Napoli-Manchester City. Intorno al 30′, Ghoulam fu costretto a chiedere il cambio e uscì con le sue gambe toccandosi il ginocchio.

Quell’infortunio cambiò radicalmente le sorti di quella partita, poiché al suo posto entrò Maggio, con Hysaj adattato a sinistra e proprio sulla fascia destra un certo Sanè mise in tremenda difficoltà tutta la retroguardia azzurra.

Il giorno dopo, però, il responso era eloquente: “rottura del crociato“. Da quel momento, il terzino algerino ha iniziato un lungo percorso di riabilitazione in cui non sono mancati gli ostacoli, come la rottura di una rotula, che ha allungato di qualche mese il percorso di riabilitazione.

Il ritorno in campo dell’algerino avvenne l’8 dicembre, Napoli-Frosinone, e in quella partita il numero 31 realizzò anche 2 assist per mandare in porta Milik. Anche nelle partite seguenti l’algerino sorprese tutti e molti si aspettavano un ritorno in campo da titolare già ad inizio 2019.

Purtroppo i primi mesi del 2019 non furono fruttuosi per l’algerino sia per le poche presenze sia per una scarsa serenità mentale. Ghoulam, da combattente nato, prese allora una decisione senza precedenti: rinunciare alla convocazione della sua Algeria per la Coppa d’Africa e andare a Dimaro per fare una preparazione seria.

Purtroppo, nonostante la buona volontà, questa scelta non ha pagato: infatti, l’Algeria è arrivata in finale, mentre Ghoulam non ha convinto Ancelotti ed è diventato una riserva fissa di Mario Rui.

Con Gattuso c’è stima reciproca, ma ormai Ghoulam è una riserva del terzino portoghese, dunque i ruolo di 2 anni prima si sono ribaltati( quando l’algerino era il titolare e Mario Rui una semplice riserva). A gennaio la sua cessione sembrava ad un passo, ma il ritorno in Ligue 1 non si è concretizzato: ora bisogna vedere se riuscirà a trovare spazio in queste ultime 13 partite di Serie A, ma è chiaro che l’epopea dell’algerino che scendeva sulla sinistra è ormai finita.

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