L’inizio di una nuova era

SPO - CALCIO: restyling stadio atleti azzurri d'italiapresentazione gabriel palettainter - atalanta

Quest’emergenza del Coronavirus ha travolto ogni aspetto della nostra vita sia lavorativa sia sociale: questa redazione, che si occupa di calcio, vuole capire quali effetti avrà un calcio post pandemia.

In primis non sappiamo se la Serie A potrà riprendere: per un’ipotesi più realistica si attende il protocollo approvato dal comitato tecnico-scientifico, ma nel frattempo la ripartenza del calcio è diventato un affare politico che vede contrapposti il Governo ai vari Renzi e Salvini.

Anche il calciomercato cambierà in maniera sostanziale: infatti, per la prima volta, il calciomercato non si terrà in estate e la sessione dovrà trovare un’altra finestra, senza ricorrere a un mercato che duri da settembre e dicembre. E le modalità dei trasferimenti cambieranno completamente; la FIFA, prima della diffusione del virus, stava cercando con alcune misure di favorire i trasferimenti a titolo definitivo e di ridurre la diffusione dei prestiti tra le varie squadre.

Ora, per via dei problemi economici che molte squadre avranno, ci saranno 2 conseguenze: la prima è che difficilmente i calciatori verranno pagati con cifre ed ingaggi astronomici, per cui il valore dei calciatori scenderà; la seconda conseguenza è la diffusione dei prestiti, che molte squadre potrebbero attuare per i loro calciatori e si pensa a dei prestiti biennali, non annuali, per favorire i club nel riscatto di questi calciatori.

Infine, come ha anticipato Sportitalia ieri, il numero dei club professionistici potrebbe diminuire da 100 a 60 con una Serie B a 2 gironi da 20, mentre la Serie A riprenderà il prossimo anno a 20, per cui anche a bocce ferme qualcuno retrocederà.

Insomma, dopo tanti anni, l’ipotesi di cambiare il calcio professionistico potrebbe diventare realtà e questa riduzione di squadre potrebbe salvare il calcio e molte squadre piccole da un fallimento globale: chissà, forse stiamo realmente entrando in una NUOVA ERA per il nostro calcio.

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