Allan, il mastino del centrocampo che non ringhia più

Se dobbiamo indicare un giocatore simbolo del centrocampo di questi anni, un posto speciale lo merita il brasiliano Marques Allan: lui, come altri giocatori presi durante l’era De Laurentiis, ha avuto una crescita esponenziale in azzurro.

Infatti, quando nel 2015 i partenopei lo acquistarono dall’Udinese, questo giovane mediano brasiliano riuscì a conquistare subito Sarri per le sue caratteristiche uniche in rosa: la sua fisicità e la sua aggressività erano fondamentali in quel centrocampo che stupì tutti, con Jorginho in regia e 2 mezz’ali come Hamsik e Allan ad aiutare sia in difesa sia in attacco con i loro inserimenti.

La stagione successiva iniziarono i primi problemi di Allan con il Napoli: infatti, l’arrivo di Zielinski aveva aumentato il numero di panchine di Allan, specialmente nella seconda metà del campionato, e questa situazione non piacque per nulla all’entourage del brasiliano, che minacciava l’addio a fine stagione.

Fortunatamente questa spaccatura si ricompose e l’anno dopo Allan fu un grande protagonista della famosa annata dei 91 punti e dello Scudetto mancato; in quella stagione, Allan riuscì a segnare anche 4 reti, ma i suoi gol non sono l’immagine più emblematica di quell’anno: nella mente di tutti i tifosi resteranno le immagini della voglia di non mollare del brasiliano a Firenze, quando anche il risultato era già compromesso.

Se il rapporto con Sarri era molto buono, l’inizio dei rapporti con Ancelotti fu ottimo: infatti, grazie anche a una preparazione adeguata, il brasiliano, insieme a Koulibaly, fu uno dei simboli di quel Napoli straordinario della prima parte del campionato.

Il brasiliano, infatti, si trovò perfettamente a suo agio in un centrocampo a 2 e il suo rendimento fu talmente elevato che il Psg propose 90 milioni a GENNAIO per prenderlo.

La risposta di ADL fu negativa e, forse, da quel giorno Allan ha iniziato a fare un po’ più di fatica nella seconda parte del campionato. Anche all’inizio di questa stagione, complice la partecipazione alla Copa America, il brasiliano ha saltato gran parte della preparazione e ciò ha influito sul suo deludente atteggiamento.

Il caos del ritiro, poi, con la presunte lite tra lui ed Edoardo De Laurentiis è stato lo spartiacque della sua stagione e della fine dell’esperienza con Ancelotti: l’arrivo di Gattuso aveva fatto sperare in una ripresa del centrocampista, ma anche con Ringhio il rapporto è stato burrascoso per via della mancata convocazione di Allan a Brescia per “scarso impegno”.

Adesso il brasiliano è uno di quelli destinati all’addio il prossimo anno e su di lui ci sono vari top team; la sua prossima destinazione ancora non è certa poiché in molti lo vogliono, ma quello che è sicuro è la difficoltà di sostituire un giocatore così importante nella rosa partenopea.

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