Lozano, un patrimonio da preservare a ogni costo

Le sorprese, nel mondo del calcio, sono sempre dietro l’angolo. A volte sono piacevoli, altre volte disastrose. Ne sanno qualcosa Aurelio De Laurentiis e Hirving Lozano.

L’esterno messicano è stato l’acquisto più oneroso della storia del Napoli. Una trattativa portata avanti dal club partenopeo per mesi e mesi, con la convinzione di aver messo a disposizione di Ancelotti un futuro top player. Cinquanta milioni di euro, quasi un terzo del fatturato annuo del Napoli. Numeri da urlo al Psv, osannato in patria con la maglia del Messico. Tutti gli indizi lasciavano presagire un finale d’oro, ma così non è stato.

Lozano, sia per motivi tattici che fisici e caratteriali, a Napoli ha fallito. Arrivato con un piccolo infortunio dall’Olanda, in ogni gara non ha mai dato l’impressione di essere al top della forma. Col Psv spaccava le partite, mentre al San Paolo non riusciva a ingranare la marcia giusta sotto la gestione Ancelotti. Tuttavia, il più delle volte è stato impiegato come seconda punta, ruolo per nulla congeniale alle sue caratteristiche tecniche. Anche il lato caratteriale, timido e introverso, potrebbe aver inciso sulla sua caduta libera. Con l’arrivo di Gattuso la situazione è addirittura peggiorata, con Lozano che è completamente sparito dai radar dei titolari.

Una delusione non soltanto per il Napoli, ma anche per lo stesso Lozano, il quale in estate (attraverso i social) ha più volte manifestato il suo gran desiderio di approdare all’ombra del Vesuvio. Cosa succederà quando riaprirà il mercato? C’è chi parla di cessione, ma la soluzione migliore potrebbe essere quella di dare una seconda (o meglio una vera) opportunità all’esterno messicano di mostrare il proprio valore. De Laurentiis, come ci insegna la storia del club, saprà gestire al meglio la soluzione, ma pare evidente che l’acquisto più oneroso della storia meriti un trattamento migliore…

Antonio De Filippo

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