Cavani, tra i sogni dei tifosi e la ferrea politica societaria

Cavani al Napoli è un tormentone che sentiamo da tanti, troppi anni. Non c’è una sessione di mercato, che sia estiva o invernale, nella quale l’ex numero 7 azzurro non venga accostato al club partenopeo. Anche negli ultimi giorni, nonostante i mille dubbi sulla data di riapertura delle contrattazioni, è sbucato dal nulla il nome del Matador.

Mettiamo sin da subito le cose in chiaro: il Napoli non tratta Cavani e, almeno per ora, non ha intenzione di farlo. De Laurentiis infatti ha più volte affermato di non amare “le minestre riscaldate” e di non voler acquistare giocatori avanti negli anni. Tuttavia, come spiegato negli ultimi giorni da Sky, il Matador potrebbe essere un profilo interessante essendo a parametro zero tra pochi mesi.

La domanda dunque sorge spontanea: perché non acquistarlo? Senza pagarne il cartellino, ma soprattutto con una riduzione sulle tasse da pagare sullo stipendio, economicamente potrebbe non essere un salasso. In piccola parte, è lo stesso ragionamento fatto per Llorente, il quale guadagna comunque 2.5 milioni di euro annui per essere una riserva. Cavani potrebbe guadagnarne più del doppio, ma si tratterebbe di un vero top player, ancora nel pieno della forma fisica, amato dalla piazza e in grado di trascinare uno spogliatoio intero. Sappiamo che la politica societaria difficilmente farà eccezioni e Cavani continuerà a essere solo un sogno. Ma se togliessimo anche i sogni ai tifosi, che calcio resterebbe?

Antonio De Filippo

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