Il dilemma del “Ciro” partenopeo

L’enigma di questo Napoli è uno: Dries Mertens. Il folletto belga può essere considerato come un calciatore che si è formato, è cresciuto ed è esploso a Napoli; la tifoseria si immedesima in lui e lo acclama durante tutta la partita perché lui è “Ciro” prima di tutto, un ragazzo belga illuminato dal sole di Napoli e che ha illuminato il palcoscenico del San Paolo con varie giocate.

Ma, ora, la favola potrebbe finire e, purtroppo, chissà se saranno tutti felici e contenti: bisogna partire da un presupposto. Il Napoli non ha mai pensato di non trattare con Mertens e ha sempre cercato di trattenerlo, ma la distanza tra domanda e offerta era sempre troppo ampia: da un lato ADL che cerca di abbassare il monte ingaggi della prossima stagione, dall’altro Dries che chiedeva un contratto triennale a 4 milioni annui.

Tutto, però, sembrava essere cambiato il 1° marzo: quell’incontro tra De Laurentiis e Mertens sembrava aver chiuso questa questione, invece no. Il rinnovo non è ancora arrivato e ufficializzato per via di alcuni dubbi del belga: Mertens è un figlio adottivo di Napoli, ma come molti figli di questa città si sta chiedendo se sia giusto partire verso altri lidi o no. E , questi altri lidi, sarebbero pronti ad accontentare le sue richieste.

La Premier potrebbe essere il suo nuovo campionato: il campionato inglese affascina da sempre diversi giocatori e potrebbe rappresentare l’ultimo grande trasferimento per Mertens. Ma, anche in Italia, gli ammiratori del belga non mancano: Sarri lo rivorrebbe subito alla Juve, mentre l’Inter di Conte è molto interessata a questo profilo che potrebbe dare esperienza alla squadra di Conte. Anche Fonseca è calcisticamente innamorato di lui e lo vorrebbe come trequartista nel 4-2-3-1.

Dries ha sempre rifiutato qualsiasi ipotesi di giocare in Italia con un’altra squadra e ora il dilemma è uno: chiudere la carriera a Napoli ora oppure andare via alla fine di quest’anno?

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