Siamo arrivati a fine marzo e l’emergenza Coronavirus non è rientrata, tra allarmismi di ogni genere e notizie false o vere, gli italiani si trovano a dover fare i conti dopo un mese di quarantena che ha costretto a cambiare tutte le abitudini quotidiane, rendendo le cose più difficili del previsto.
Nonostante le difficoltà moltissime persone si sono “mosse” per fare in modo di trasmettere solidarietà e informazione sulla maniera giusta di come affrontare questa crisi, tante le donazioni benefiche che sono partite a favore degli ospedali in tutta Italia in cui si lavora senza sosta tutti i giorni dall’inizio di questa emergenza. In primis il capitano della SSC Napoli Lorenzo Insigne che si è subito attivato diffondendo una raccolta fondi a favore dell’ospedale Cotugno di Napoli ma non solo lui, anche alcuni suoi compagni di squadra e personaggi del mondo del calcio e dello spettacolo hanno fatto la loro parte: Fabio Cannavaro dalla Cina ha donato ben 30000 mascherine al Cotugno di Napoli e ha voluto enfatizzare con quanta cura nei paesi asiatici vengano fatti i controlli di chi entra ed esce dal paese: l’ex campione del mondo 2006 ha raccontato di come la polizia doganale ai confini della Cina l’abbia trattenuto per fare un report completo di tutti i suoi spostamenti, controllandolo ben 6-7 volte per un totale di 3 ore di attesa, ritrovandosi dopo il rientro in Cina anche la polizia fuori casa che non solo gli ha fatto eseguire il tampone, hanno controllato con cura anche il suo cellulare per fare uno storico dei suoi spostamenti, nulla a che vedere con quello che oggi succede ancora in Italia durante queste settimane, in cui non tutti rispettano le regole imposte dal governo, (approfondisci qui). Non è mancato all’appello anche Mister Gattuso, che ha risposto subito all’emergenza donando al sua amata Calabria un autoambulanza ed ha fornito fondi per l’acquisto di tamponi.
Su Nino D’Angelo, in rete circola qualche immagine fake,con notizia annessa, ma sappiamo con certezza che la donazione sarebbe stata in realtà di denaro a favore dell’iniziativa coordinata dall’Istituto Tumori Pascale insieme all’ospedale Cotugno di Napoli e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno per la costruzione di un laboratorio in cui ricercatori e medici potessero lavorare su una mappatura genetica del Coronavirus per creare cure efficaci. I tifosi napoletani, non dimentichiamocene, hanno devoluto la cifra dei rimborsi dei biglietti della sfida Barcellona – Napoli all’ospedale Cotugno, come loro ricordiamo anche altre tifoserie.
Si sono invece uniti in un unico coro, lanciando una raccolta fondi che ad oggi sembra aver raccolto tantissime adesioni, personaggi come Gigi D’Alessio, Stefano De Maritino, Gigi Finizio e Ciro Immobile. Sul sito istituzionale verrà aggiornato di volta in volta l’ammontare aggiornato delle somme raccolte e le attrezzature ed i dispositivi medici acquistati.
Anche Diego Armando Maradona, personalità molto influente nell’ambirne napoletano, non è originario partenopeo ma è da sempre una figura di spicco e con tanta influenza a Napoli, attualmente in isolamento in quanto soggetto a rischio per il Covid-19 con tutte le sue patologie, ha voluto lanciare un messaggio di solidarietà a tutti i suoi tifosi chiedendo di prestare la massima attenzione e di non fare assolutamente come in Argentina che si è ritrovata a gestire troppo tardi una crisi che adesso sta mettendo in ginocchio il mondo intero.
Nelle strade della città campana, in questi giorni, sono nate piccole e utilissime iniziative di solidarietà per aiutare anche coloro che non riescono a garantire un pasto caldo ai proprio familiari. I balconi dei vicoli più popolosi della cittadina hanno installato un piccolo cesto nel quale chi può mette a disposizione di chi non può un bene di prima necessità. Ovviamente, tra le personalità di spicco che hanno donato e che lo faranno nei prossimi giorni, sappiamo essercene molte di più ma preferiscono restare anonimi.
La solidarietà dimostra essere sempre un perno importante nel nostro paese, al di là delle singole personalità e delle singole regioni. In emergenza coronavirus tutti stanno rispondendo con i propri mezzi per far fronte comune contro un nemico invisibile.
Il nostro invito è sempre RESTATE A CASA.