Il secondo nemico da sconfiggere dopo l’emergenza Covid-19: il proprio corpo

Dopo questa emergenza, che ci auguriamo venga ben presto debellata, per i calciatori del Napoli e non solo non sarà di certo un rientro semplice. Come è ben risaputo qualsiasi atleta ha bisogno costante di allenamento specifico, diete ben studiate e regimi rigidi. Purtroppo, i ripetuti rinvii delle sedute di allenamento, giustamente posticipati per evitare altri contagi a causa del COVID-19, non gioveranno ai calciatori che, nonostante loro stessi si stiano allenando nelle proprie abitazioni, non possono certo mantenere un ritmo più alto e carichi di lavoro maggiori come quando sono in campo (esempio lampante Mertens, che negli scorsi giorni ha postato su i suoi propri profili social le sue sedute “home made” con la propria moglie, ed il successivo Jogging a Posillipo con tanto di mascherina).La medicina insegna che un muscolo che smette di allenarsi, soprattutto se sottoposto ad allenamenti intensi, perde resistenza muscolare e di certo è una cosa che in questo momento starà facendo preoccupare tutti i giocatori e chi più chi meno stanno reagendo in maniera diversa alla quarantena: pochi giorni fa ricordiamo la decisione di Cristiano Ronaldo di non tornare in Italia e rimanere chiuso in casa sua in Portogallo invitando giocatori e tifosi di tutto il mondo a fare lo stesso. Intanto il mondo social si popola ogni giorno di nuovi Hashtag che invitano tutti a restare a casa, qualcuno posta il proprio allenamento, qualcuno si inventa qualche tutorial, insomma si cerca di sdrammatizzare al fine di rendere tutto il più sopportabile possibile. In particolare per ciò che concerne il Napoli, a seguito dell’ennesimo rinvio degli allenamenti, i calciatori saranno per l’appunto sottoposti ad allenamenti di tipo individuali e di rilevazione fisica per constatare quanto sarà grande il calo fisico dei giocatori. Recente è la notizia del rinvio delle Olimpiadi: Il Giappone, che avrebbe dovuto ospitare le competizioni quest’anno, ha deciso di sospendere tutto e rinviare al prossimo anno dopo una Conference call tra il primo ministro Shinzo Abe e il presidente del Comitato olimpico internazionale Thomas Bach. Si attende ora la notizia del rinvio dei mondiali, di nuoto e di atletica che dovrebbero subire la stessa sorte. Come abbiamo accennato già in precedenza, uno sportivo, un calciatore, un atleta, prescindendo un attimo dal momento delicatissimo che sta vivendo il pianeta per la questione COVID-19, necessita di allenamento costante, di un rigido piano di lavoro ed è facile ipotizzare che la manifestazione sia stata spostata anche per aiutare tutti i partecipanti a recuperare le proprie miglior condizioni.

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