Barcellona – Napoli, tanti gli assenti ma la squadra di Gattuso potrebbe sentire la mancanza di uno in particolare

protocollo sanificazione

Sono giorni di crisi quelli che stiamo vivendo in questo periodo, l’Italia è costretta a fermarsi a causa dell’emergenza Coronavirus e una buona parte del popolo italiano si è lasciato prendere dal panico, prendendo d’assalto negozi, supermercati e farmacie per prepararsi a questa quarantena forzata, voluta dal governo per contenere i contagi. Una crisi che purtroppo ha colpito svariati ambiti,tra questi anche la nostra Serie A è stata sospesa e ancora non sappiamo per certo se il campionato verrà ripreso alla fine di questa emergenza, ammesso che passi tutto prima dell’arrivo dell’estate. Ma non solo la serie A è stata “vittima” di questo virus, in Europa la Champions League e l’Europa League sono state soggette a provvedimenti che hanno costretto alla chiusura degli stadi, permettendo di disputare le partite a porte chiuse, lasciando l’amaro in bocca a tutti i tifosi che seguono la propria squadra ogni partita. Decisione sicuramente non semplice ma più che giusta, visto l’aumento esponenziale dei casi di infetti e di decessi. Dopo la conferenza stampa di ieri sera in diretta del Premier Conte sulle direttive del decreto da rispettare per via dell’emergenza Coronavirus c’è stata l’ennesima “corsa alla spesa” che ha visto coinvolti non solo persone comuni, tra le lunghissime code fuori dai supermercati sono stati avvistati anche dei calciatori, come Llorente e Calleijon, a testimonianza che questa crisi è vissuta anche da loro con timore e precauzione. Soffermandoci un attimo in ambito sportivo, per provare anche ad alleggerire un po’ la pressione di questi giorni, proviamo ad analizzare quella che potrebbe essere la sfida tra Napoli e Barcellona. Il ritorno di Barcellona-Napoli è stato oggi confermato, sarà giocato a porte chiuse, una notizia che non fa piacere agli uomini di Gattuso e allo stesso allenatore, visto che in precedenza è stato proprio il pubblico il 13esimo uomo in campo. La squadra, capitanata da Lorenzo Insigne, ha sempre risentito l’assenza dei propri tifosi, e nelle ultime sfide quando gli spalti erano pieni, la squadra sembrava essere più concentrata e funzionale. L’attaccamento alla maglia dei tanti giocatori, soprattutto in epoca Gattuso, è sembrata essere la vera cura di una squadra ormai al collasso. Ma il Napoli è fermo, ormai, in campionato da oltre 10 giorni, rimandata anche la prossima trasferta a Verona, uno stop che non permette da troppo tempo agli uomini di Gattuso di testare il lavoro fatto in questi allenamenti, e non prepara di certo al meglio la squadra. Sono tante le disposizioni a cui attenersi, il riposo “forzato” potrebbe dare più energia agli undici di Gattuso, ma statistiche alla mano, alla squadra partenopea è sempre stato molto più d’aiuto il campo che il riposo. Saranno tante, anche, le assenze. Mancheranno Koulibaly, Maksimovic,Llorente, Malcuit ancora infortunato e non ci sono ottime notizie per quanto riguarda il recupero di Meret. Insomma, se la sfida contro il Barcellona è da sempre tra quelle più ostiche per qualsiasi squadra, il Napoli deve provare a il tutto per tutto, approfittando, cosa che non è accaduta nella sfida di andata, delle eventuali defaillance della squadra ed andare a segno per provare a sognare ancora.

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