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Alex Meret: fra infortuni e Gattusismo

Alex Meret, un nome una garanzia, inamovibile, punto fermo, certezza. Solo pochi mesi fa questi erano alcuni dei giudizi attribuibili al portiere azzurro. L’estremo difensore partenopeo nell’ultimo anno era diventato un punto fermo per il Napoli, bravo anzi bravissimo fra i pali, carismatico capace a tal punto da condurre la difesa, ma soprattutto non soffriva l’alternanza con un portiere esperto come Ospina; con il quale sporadicamente si alternava sia sotto la gestione Ancelotti che sotto quella di Gattuso. Qualcosa poi è cambiato.

Bisogna fare un passettino indietro e tornare a quel 3 Febbraio, a questa data risale l’ ultima presenza del portiere a Marassi con la Sampdoria. Negli ultimi 30 giorni il portiere di Udine è stato preso poco in considerazione da Gattuso e di conseguenza è stato costretto a sedere in panchina; e difficilmente tornerà in campo dato il nuovo infortunio che nelle ultime sessioni di allenamento ha condizionato il portiere.

Fragile e poco considerato da Gattuso, questa la sintesi del momento per il giovane portiere. Nelle ultime tre stagioni (per quanto riguarda gli infortuni) la storia si è più volte ripetuta. Da ricordare l’esperienza con la SPAL, a causa di un infortunio il portiere ha saltato quasi tutta la stagione. La stagione successiva poco dopo il trasferimento al Napoli e qualche giorno di ritiro un nuovo infortunio colpisce il portiere, costringendolo ai box per qualche mese. Anche quest’anno un infortunio ha bussato alla sua porta, nel momento più difficile e complicato sia dal punto di vista emotivo che professionale.

Il numero 1 del Napoli quest’anno oltre a pagare la sua fragilità agli infortuni, ha dovuto e deve, coesistere con il Gattusismo; un modo schietto di parlare ed interpretare i 90 minuti. Gattuso non ha mai nascosto che tra i pali la concorrenze è alta e che in base alle sue esigenze solo il più pronto scendeva in campo, senza gerarchie. Tuttavia nell’ultimo periodo una certa gerarchia sembra essersi fatta. Ospina si è preso il posto da titolare, complice il modo di giocare di Gattuso; caratterizzato dal gioco da dietro in grado di mettere più giocatori in movimento, cosa a cui Meret non era abituato e che inevitabilmente lo condanna.

I numeri però, sia prima dell’ infortunio che dalla sua esclusione, erano abbastanza positivi per l’ex Udinese. Una media di parate a partita del 2,8%, circa il 60% del totale. In stagione fra campionato e coppe ha giocato 15 partite, una in più rispetto allo scorso anno. Questa stagione il periodo migliore è stato quello fra settembre e ottobre, 9 partite e 15 gol subiti. Il periodo peggiore ovviamente quello fra gennaio e febbraio 3 partite e 6 gol subiti.

Il pensiero ora va alla pronta guarigione del portiere, che inevitabilmente è legato al sogno Europeo2020, e chissà se sul taccuino nel CT c’è già segnato il suo nome per la competizione di quest’ estate.

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