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Maksimovic merita le scuse da parte di tutti

Fonte foto: SSC Napoli

E’ il dicembre del 2017. Il Napoli è in piena corsa per lo scudetto, addirittura tiene la Juventus dietro in classifica. La città trabocca di entusiasmo, il gruppo di Sarri dà la sensazione a tutti i napoletani di poter ripetere le gesta che furono del Napoli di Maradona.

Eppure, in quell’annata felice ed estrosa, ma al tempo stesso prevedibile e disgraziata, c’è un elemento spazientito dalla poca fiducia, sfiduciato, ai limiti della malinconia per un passato torinese di metà classifica.

E’ Nikola Maksimovic, uno degli investimenti più importanti sino ad allora della storia del Napoli (pagato 7+21 milioni al Torino di Cairo), ma sopratutto uno dei più fissi panchinari.

Dopo qualche errore nell’annata precedente, in cui aveva pur degnamente sostituito l’infortunato Raul Albiol, il serbo non trova più spazio. Collezionando solo due presenze da agosto a gennaio, viene messo addirittura alla porta e ceduto in prestito allo Spartak Mosca.

Sembra il preludio ad una cessione a titolo definitivo. Eppure, il 30 giugno fa ritorno a Napoli: incontra il nuovo allenatore, Carlo Ancelotti, e capisce che forse anche la sua condizione può cambiare.

Dapprima da vice-Albiol e poi da terzino destro nelle partite di Champions, Maksimovic ripaga la fiducia di Ancelotti a suon di prestazioni. Contro PSG e Liverpool affronta avversari del calibro di Mané e Neymar, non sfigurando mai e, anzi, contribuendo all’ottimo girone dei partenopei.

Così si conclude la stagione 2018-2019. Poi, con l’arrivo in estate di Manolas e Di Lorenzo, il ruolo del numero 19 azzurro sembra nuovamente ridimensionato. Una beffa se si considera il crescendo con cui aveva terminato l’annata.

Ma la carriera di Maksimovic è un romanzo di Conan Doyle. Quando il mistero sembra risolto e tutte le carte svelate, ecco che ritorna il dettaglio a cui nessuno aveva badato e che, invece, fa la differenza. Il fato vuole infatti che l’infortunio di Koulibaly lo porti ad essere il nuovo titolare della difesa al fianco di Manolas.

La nuova coppia s’intende, ha caratteristiche complementari (uno, Manolas, più esplosivo, l’altro, Maksimovic, più elegante e raffinato palla al piede) e permette al Napoli di subire pochissimo. Nessun tiro in porta concesso al Barcellona, porta inviolata a Milano contro l’Inter sono solo due dei mini-traugardi che i due centrali stanno raggiungendo insieme.

Tra poco verrà annunciato il rinnovo del serbo fino al 2024 ed il futuro ormai è chiaro: con o senza Koulibaly, il Napoli ha trovato il sostituto, per guida di reparto e attenzione tattica, di Albiol. E ora non può più essere un’alternativa: forse dovremmo davvero tutti chiedere scusa a Nikola Maksimovic.

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