Messi e quel San Paolo bello soltanto a metà…

Messi arriva a Napoli. Quattro semplici parole in grado di scatenare in ogni tifoso partenopeo un miliardo di sensazioni ed emozioni. Il calciatore più forte dell’ultimo decennio che mette piede nella casa del calciatore più forte di tutti i tempi. Entrambi argentini, entrambi con quel pesante numero dieci sulle spalle e un trascorso al Barcellona più (o meno, nel caso di Diego) felice. Messi è arrivato a Napoli ieri ed è stato accolto da tante persone pazze di lui all’esterno dell’hotel in cui alloggia insieme ai suoi compagni di squadra. Sempre ieri, nel tardo pomeriggio, ha calcato per la prima volta l’erba del San Paolo. Un San Paolo vuoto, silenzioso, quasi in meditazione in vista della bolgia che lo attenderà stasera. Eppure, nella partita più emozionante degli ultimi anni, non ci sarà la miglior bolgia di sempre ad attenderlo.

La curva B infatti ha deciso di non prendere parte all’evento. Come più volte ribadito attraverso vari comunicati, gli ultras partenopei accusano i giornalisti di riportare false notizie e giudizi approssimativi sulle loro decisioni. Il rispetto per coloro che sostengono in qualsiasi angolo del mondo i colori azzurri è d’obbligo e non entrerò nel vivo della loro decisione. Avranno sicuramente le loro giuste motivazioni, ma consentitemi di provare un enorme dolore nel pensare a una serata nella quale Lionel Messi avrebbe potuto vivere sulla sua pelle ciò che Diego Armando Maradona gli ha sempre raccontato a parole e ciò purtroppo non avverrà. Napoli non ha bisogno di una singola partita per dimostrare il suo attaccamento alla maglia, ma sarebbe stato bello mostrarlo per la prima volta all’erede naturale dell’unico giocatore in grado di amare Napoli nel profondo e portarla ai vertici in Italia e in Europa. Sono certo che la fantastica Curva A e i meravigliosi distinti non faranno mancare il loro apporto, ma stasera il San Paolo sarà orfano di uno dei suoi tanti organi vitali. Proprio stasera, nella serata più bella…

Antonio De Filippo

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