Necessità

Dopo il successo di Milano, Gattuso non cambia. A Cagliari ha confermato il 4-1-4-1 (Elmas ancora largo a sinistra) e il Napoli vince la seconda partita consecutiva senza concedere gol. Come anticipato in conferenza, Rino si è concentrato sulle necessità difensive della sua squadra.

Oltre all’eccezionalità del fatto di non aver subito reti per due volte in una settimana (in stagione gli azzurri hanno tenuto la porta inviolata solo 5 volte in Serie A), infatti, la cosa più evidente è il cambio di filosofia in fase difensiva che Gattuso ha lanciato.

Nelle prime partite a Napoli, Gattuso aveva proposto un pressing, in fase di non possesso, addirittura ultra-offensivo, cosa che, come ammesso da Rino in persona in conferenza pre-Cagliari, è costata alla squadra diversi punti.

Da Milano in poi, invece, con una pressione decisamente più bassa (di 15-20 metri verso la propria area), il Napoli ha concesso poco o niente a due attacchi importanti, come quelli di Inter (Lautaro e Lukaku, 30 reti) e Cagliari (Joao Pedro, capocannoniere dei sardi con 14 gol).

Per cause di forze maggiori, si è dovuto rinunciare anche a Lorenzo Insigne. Questo ha permesso a Gattuso di puntare su ancor più densità a centrocampo. Inserendo Elmas sulla sinistra, gli equilibri non hanno fatto che migliorare.

Proprio il macedone si è reso protagonista di due grandi prestazioni in ripiegamento, contro Moses prima e su Pisacane poi, ma anche di grande creatività in zona pericolosa. Il nuovo schieramento ha poi potuto liberare la fantasia delle due mezzeali, Fabian e Zielinski. I due, coperti da Callejon e Elmas, sembrano ora più protagonisti in fase di transizione.

Insomma, Gattuso sta badando all’essenziale. Prima c’è da evitare di prendere gol, cosa che questa squadra ha permesso a tutti gli avversari per 4 mesi. Poi, quando si è in possesso, la qualità tecnica per dare imprevedibilità la si trova sempre. Soprattutto quando si dispone di una rosa come quella del Napoli. Sopratutto, poi, quando in attacco c’è il miglior Mertens.

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