Elseid Hysaj: la rinascita di un calciatore che non doveva esserci

Nel Napoli che sta provando a risalire la classifica, uno dei protagonisti è Elseid Hysaj: l’albanese, a suon di ottime prestazioni, si sta riconquistando il suo posto da titolare sulla fascia destra dopo un anno e mezzo a dir poco turbolento.

I problemi e le difficoltà per il laterale destro sono iniziati con l’addio di Sarri, suo mentore fin dai tempi dell’Empoli, e con l’approdo di Ancelotti; con il mister emiliano, famoso per avere ottimi rapporti umani con tutti i suoi calciatori, la scintilla non è mai scoccata e le prestazioni del numero 23 sono state molto altalenanti, per usare un eufemismo.

Nella scorsa stagione, Ancelotti volle utilizzare molte volte Malcuit sulla destra, nonostante l’inesperienza del francese, e questo fu un chiaro segnale che per Hysaj era giunto il momento di cambiare aria: quest’addio fu annunciato dal suo agente già a maggio, con il contemporaneo arrivo di Di Lorenzo, altra giovane promessa dell’Empoli di Andreazzoli arrivato nel capoluogo azzurro per fare il terzino destro e diventato, nel corso di questi mesi, un jolly capace di giocare in tutte le posizioni della difesa, persino da centrale. E pensare che nei toscani giocava da esterno di centrocampo.

Tornando al terzino destro uscente, Hysaj aveva ricevuto le offerte di Roma, Inter e Valencia in estate, ma ogni offerta è stata rifiutata dal patron De Laurentiis in persona, che non voleva svendere il giocatore, nonostante il giocatore avesse accettato i corteggiamenti di questi club. Nulla da fare, Hysaj resta e parte dall’ultimo posto nelle gerarchie per giocare.

In campionato gioca dei brevi spezzoni di partita e già dalla prima giornata contro la Fiorentina si nota la sua totale assenza di concentrazione mentale, visto che stava regalando un rigore al 90′ per un fallo su Ribery. Il 6 ottobre torna titolare nella partita contro il Torino, ma dopo 30 minuti si fa male alle costole in uno scontro aereo con Ansaldi, costringendolo a restare ai box per varie settimane.

In queste settimane in cui scoppia la crisi nella squadra azzurra con l’ammutinamento del ritiro, egli pensa che andarsene già a gennaio sia l’unica soluzione possibile per risollevarsi e giocare con continuità e questo fu un pensiero che ebbe fino all’ 11 dicembre, giorno dell’esonero di Ancelotti.

Al suo posto arriva Gattuso, un allenatore che si inspira al modello di calcio sarriano che per 3 anni ha incantato l’Europa e sin dai primi allenamenti, il mister calabrese riesce a recuperare l’albanese, che si allena con grandi motivazioni, cattiveria e senso di abnegazione e questi sforzi vengono subito ripagati con l’inserimento di Hysaj da titolare fin dalla partita contro l’Inter, anche perchè gli infortuni dimezzano la retroguardia azzurra.

L’albanese riesce ad alternare buone prestazioni a degli errori di distrazione, come il rosso in Coppa Italia, che possono costare caro al Napoli, ma la prestazione contro la Juve ha fatto (ri)vedere ai tifosi un giocatore prezioso nelle due fasi e capace di dare equilibrio sulle fasce. Ora sta all’albanese non fermarsi, anzi continuare a spingere sull’acceleratore, e al di là del rinnovo possibile, tutti gli addetti ai lavori, in primis Gattuso, sanno che il numero 23 è un calciatore prezioso, al di là di tutto, e che può dare una grossa mano nei momenti di difficoltà.

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