Insigne, dal ritiro … al ritiro: l’atteggiamento positivo del capitano verso la squadra

Lorenzo Insigne ha sempre avuto un rapporto difficile con i tifosi: quando i risultati sono positivi, si tende ad esaltarlo di meno rispetto agli altri, mentre, nelle difficoltà, i tifosi hanno sempre puntato il dito contro di lui: queste reazioni sono avvenute negli anni passati e avvengono tutt’ora, nella prima stagione in cui Insigne ha coronato il suo sogno: essere il capitano della squadra della sua città.

Sfortunatamente, questa stagione sta diventando un incubo per la squadra, per la città e per i tifosi: il tredicesimo posto rispecchia l’andamento e il comportamento di questa squadra, troppo passiva e rinunciataria in campo; e, come succede in questi casi, il mirino di tutti è puntato sul capitano, contestato non appena sbaglia qualcosa in campo, persino un semplice appoggio.

Tutto ciò è frutto di qualche atteggiamento sbagliato in campo, come l’uscita polemica nei quarti di finale dell’Europa League contro l’Arsenal, e di qualche azione sbagliata, come l’ammutinamento post Napoli-Salisburgo di tutta la squadra: in quel caso, a Lorenzo è stato imputato la mancanza di leadership nel tenere uno spogliatoio unito e compatto, come i suoi predecessori. Ma, da un po’ di tempo a questa parte, il capitano si sta comportando da tale: dall’arrivo di Gattuso, il suo atteggiamento è diventato positivo ed egli è il primo che cerca di dare l’esempio ai suoi compagni, negli allenamenti e nelle partite, dove si sacrifica molto in fase difensiva, dando la dimostrazione di non mollare mai, nonostante i risultati infelici.

L’ultimo esempio è arrivato ieri, quando ha convinto la squadra ad andare in ritiro per trovare una soluzione tutti insieme: una mossa da vero leader, che dimostra l’attaccamento di Insigne alla maglia e alla città e la sua voglia di riportare l’azzurro nelle posizioni che competono alla società partenopea.

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