Errori grossolani. Il Napoli è poca roba, l’Inter controlla senza dominare. Risultato: 1-3 al San Paolo. L’analisi tecnica dei tre regali:
Il primo: Di Lorenzo perde l’equilibrio e cade dopo un passaggio (preciso) di Mario Rui. È il secondo scivolone dopo quello di Zielinski col Parma (terzo se consideriamo quello di Koulibaly su Kulusevski) in due partite al San Paolo. È solo sfiga? Che tacchetti utilizzano gli azzurri? Il campo è irrigato eccessivamente? I calciatori giocano con timore o “non annusano il pericolo?” Chi lo sa.
Il secondo è una classica papera del portiere. Meret è stato il migliore (proprio con Di Lorenzo) di questa prima parte disastrosa di stagione. Anche qui malasorte? Insicurezza? Poca concentrazione? Boh.
Il terzo è un errore tecnico clamoroso ed inaspettato da uno come Manolas. Se la palla arriva da destra si interviene col mancino e si spedisce in fallo laterale. Se sei sbilanciato e vai col destro la devi spedire in corner. Ma che voleva fare? Prenderla col tacco? Intervento illogico. Il greco, ieri, è sembrato insicuro anche negli appoggi più semplici. Paura dettata dalla presenza di un compagno di reparto adattato alla causa? Non è dato saperlo. E non è colpa di Gattuso se Maksimovic e Koulibaly sono indisponibili, Tonelli è un fantasma e Luperto non è (ancora) pronto per marcare gente come Lautaro Martinez e Lukaku.
Un errore poteva essere sfiga. Due potevano essere maledizione. Ma tre errori non posso essere un caso. E questo è un problema che, ahimè, non si risolve con il calciomercato. Aiuto.