Il 1º posto, per la peggior partita del 2019, va al match contro…

Il Napoli arriva alla Dacia Arena il 7 dicembre per disputare la 15a giornata di campionato contro l’Udinese

Napoli che non riesce a sbloccarsi ma che dimostra comunque do avere le capacità di agguantare un pareggio dopo il gol del vantaggio di Lasagna: i partenopei ci hanno provato trovando proprio con Zielinski che ha messo a rete il gol del finale 1-1.

LA GARA

La squadra di Ancelotti scende in campo con un modulo ultraoffensivo, con Callejon, Insigne, Mertens e Lozano.

I bianconeri faticano ad alzarsi, almeno per la prima mezz’ora, ma la squadra di Gotti tiene il campo in maniera sufficientemente ordinata. Quel che basta a mandare in tilt i partenopei che tentano il gol in maniera totalmente confusa, senza far scomodare, sul serio, Musso dalla sua porta, che resta a guardare il match.

L’Udinese attacca ed è 32′ del primo tempo che la squadra friulana sblocca il risultato con una grande accelerazione dello stesso Fofana in contropiede, che conclude per Lasagna. L’attaccante si inserisce in area e con un diagonale rasoterra fa passare il pallone sotto le gambe di Meret in uscita, spedendolo nell’angolino.

Il Napoli è spento, poco reattivo ma è costretto a rimediare allo svantaggio, accelera il ritmo ma solo al 24′, Zielinski pareggia i conti con un sinistro dal limite.

La partita si innervosisce e si infiamma nel finale.

Segno l’espulsione rimediata da Maksimovic al 35′ della ripresa per proteste nel tentativo di accelerare la battuta di un calcio d’angolo del Napoli mentre effettua il riscaldamento nei pressi della bandierina, dopo essere stato già richiamato dal direttore di gara.

Il minuto 40 di Udinese-Napoli, resterà forse il simbolo della disfatta di Ancelotti: Mario Rui si propone palla al piede, prova a ribaltare l’azione ma si gira intorno e non vede nessuno che si propone per il contropiede: nei suoi pressi c’è Mertens che avanza lentamente e non scatta in verticale in avanti, tutti gli altri azzurri restano fermi, schiacciati dietro, senza proporsi in avanti per il passaggio. Il portoghese alza la testa e non nota nessuno dei compagni vicino,allarga le braccia sconfortato così come i tifosi sono rimasti con gli occhi sgranati davanti a tale scena. 

Si è persa la cattiveria agonistica, i partenopei sono in un tunnel dal quale sembra difficile uscire. Non hanno idee, ora sono passati dalla squadra che deve essere rimontata a quella che deve rimontare ma poi non tenta neanche di vincerla.

CLASSIFICA

Il Napoli non ha trovato il successo in Serie A per almeno sette partite consecutive per la prima volta da marzo 2010 sotto la guida di Walter Mazzarri.

L’ultimo pareggio fra Napoli e Udinese in Serie A risaliva ad aprile 2014 (1-1 anche in quel caso).

Alle spalle degli azzurri sta per agganciare il Torino con 20 punti ed il Napoli è al settimo posto con 21 punti.

L’Atalanta (28pt) è ormai volata via alla corsa per il podio o per un posto valevole in Champions ed è a un punto da Roma e Cagliari (29pt), rispettivamente al 4º e 5º posto. 

Sul podio troviamo, in ordine crescente, Lazio (33pt), Juventus (36pt) e Inter (38pt).

Articolo precedenteIl Mattino – Napoli, non solo mercato in entrata a gennaio: pronte tre cessioni
Articolo successivoSerie A – I migliori undici del decennio: tre azzurri nel 4-3-3 (due ex)