Dries Mertens, 32 anni. Lorenzo Insigne, 28. José Callejon, 32. Alla fine son sempre loro quelli che timbrano il cartellino, ma gli anni passano per tutti e prima o poi diremo addio al tridente magico, sempre decisivo a partire da Benitez, passando per Sarri, fino ad arrivare al mito Ancelotti.
Solo un diamante è per sempre… arriverà il ricambio generazionale, già avvenuto silenziosamente in altri ruoli. Alex Meret ha raccolto l’eredità di Pepe Reina, Kostas Manolas quella di Raul Albiol. Il centrocampo è praticamente rinnovato, con Fabian e Zielinski bravi a non far sentire la mancanza di Hamsik e Jorginho, seppur con caratteristiche diverse.
Unico reparto che resta scoperto è quello avanzato e non mi riferisco solo al ruolo di centravanti (serve un vice Milik). Ounas e Verdi – per adesso – non si sono dimostrati all’altezza e Younes ha ancora tutto da far vedere: da qui si evince il perché dell’acquisto di Lozano. Un calciatore già pronto al salto di qualità, giovane, duttile, che in proiezione futura dovrà prendere le redini dell’attacco partenopeo.
Il Napoli è in una fase delicata della sua storia e deve essere pronto ad un rinnovamento restando però competitivo. Nel frattempo godiamoci ancora il tridente magico composto dal 7, il 14 e il 24, ma sempre con uno sguardo attento al futuro. Chi raccoglierà la pesante eredità? Intanto, “El Chucky” sgomita…