Un altro napoletano in maglia azzurra messo in discussione

Non è un momento facile per Lorenzo Insigne, incapace di ritrovare lo smalto della prima metà della stagione, sostituito tra i fischi contro l’Arsenal ed escluso per 90’ da Carlo Ancelotti contro l’Atalanta. Il suo futuro a Napoli sembra addirittura in bilico, nonostante “Lorenzinho” abbia ereditato da soli due mesi la fascia di capitano da Marek Hamsik.

E forse proprio quella fascia ha aumentato le “pretese” dei tifosi azzurri, che nei suoi sette anni da protagonista lo hanno spesso esaltato ma anche contestato. Lui, napoletano di Frattamaggiore, è di fatto il miglior talento espresso dal calcio italiano negli ultimi anni, eppure il pubblico pretende qualcosa di più da questo figlio della città partenopea. Un trattamento simile già riservato ad altri due leader “made in Napoli”, seppur in epoche diverse ma non lontanissime nel tempo: Pino Taglialatela e Paolo Cannavaro.

“Batman” divenne il capro espiatorio della vergognosa retrocessione in serie B della stagione 1997-98, quando il Napoli (o quel che ne restava) collezionò appena 14 punti prendendo raffiche di gol su tutti i campi d’Italia. Eppure, Taglialatela, che negli anni precedenti era stato tra i migliori, fu colpito dai fischi (cui non ha mai reagito in maniera scomposta, venendo poi ricordato solo per le annate strepitose).

Discorso diverso per Paolo Cannavaro, contestato nella stagione 2008-09, quando il Napoli di Reja prima e Donadoni poi, fece un disastroso girone di ritorno, che lo portò dalla zona Champions a un mediocre centro-classifica. Cannavaro ebbe uno scatto di rabbia nel match interno col Torino, quando i fischi lo portarono addirittura a scaraventare un pallone in tribuna. Paolo si riprese però con personalità, divenendo leader nel quadriennio mazzarriano.

Quella stessa personalità che Insigne sarà chiamato a dimostrare nelle ultime cinque partite di campionato, in attesa di un mercato che potrebbe clamorosamente vedere protagonista colui che ha segnato 76 gol in 300 partite col Napoli (fornendo inoltre tantissimi assist per i compagni, Callejon in primis).

Molti addetti ai lavori già parlano di squadre interessate a Lorenzinho, col suo procuratore, Mino Raiola, che potrebbe divenire “protagonista” come già fatto con altri suoi assistiti (Ibrahimovic, Pogba e Balotelli su tutti). Staremo a vedere cosa ne pensa Carlo Ancelotti, con cui i rapporti sembrano al momento freddi dopo alcune recenti incomprensioni.

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