Re Carlo e il rinnovo del contratto fino al 2024: un precedente fa ben sperare

Uno degli argomenti più caldi in casa Napoli durante questa sosta è stato senza dubbio il possibile rinnovo contrattuale di Carlo Ancelotti fino al 2024. Il presidente Aurelio De Laurentiis non manca mai di elogiare Re Carlo, tanto da volerlo tenere con sé “a vita”, con lo stesso tecnico che sa perfettamente qual è la linea societaria (da lui sposata in pieno).

Se tale auspicio è naufragato nel caso dei predecessori del tecnico emiliano, Walter Mazzarri, Rafa Benitez e Maurizio Sarri, c’è però un precedente nella carriera di Ancelotti che fa ben sperare nella sua permanenza in azzurro per almeno sei stagioni: quello al Milan. Sulla panchina rossonera, Ancelotti è rimasto ben otto anni consecutivi, in perfetta coesione col “plenipotenziario” Adriano Galliani e anche con i “consigli presidenziali” di Silvio Berlusconi.

Nel 2009, poi, il tecnico decise di iniziare la sua trionfale esperienza all’estero, culminata però con la delusione Bayern Monaco. Un esonero difficilmente spiegabile, anche se in Germania, come raccontato dallo stesso Ancelotti, si era persa quella che lui (fedele allievo di Nils Liedholm) considera una componente fondamentale: il rapporto umano.

Scintilla che con squadra, società e piazza di Napoli è scattato fin dal primo giorno, come confermato anche da suo figlio Davide, il quale non esclude una lunga permanenza all’ombra del Vesuvio: “Ci piacerebbe restare tanto tempo perché qui abbiamo riscoperto i rapporti umani, che sono fondamentali. A Castel Volturno -ha dichiarato a Radio Kiss Kiss- c’è un ambiente familiare e questo gli ha dato nuova benzina per la sua carriera. Venivamo da un’esperienza in cui l’ambito lavorativo è scisso dai rapporti personali, così è l’ambiente tedesco. Qui invece è l’opposto e questo gli permette di rendere al meglio“.

Le premesse per un rapporto molto lungo ci sono quindi tutte. Di questo rinnovo (che darebbe l’assoluta certezza di un Napoli a grandissimi livelli ancora per tanti anni) se ne riparlerà con calma a fine stagione, magari dopo aver alzato un trofeo: quella Europa League che ancora manca al palmares di Re Carlo…

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