Azzurri tra le prime 8 di Europa League: “eccezione” da trasformare in impresa

La sconfitta indolore di Salisburgo ha portato il Napoli ai quarti di finale di Europa League, qualificazione che rappresenta il quarto miglior risultato europeo degli azzurri in 93 anni di storia.

Da ricordare infatti, oltre alla vittoria “maradoniana” in Coppa Uefa del 1989, anche la semifinale di Europa League con Rafa Benitez nel 2015 (clamorosamente persa col Dnipro, anche per decisioni arbitrali discutibili) e la semifinale di Coppa delle Coppe del 1977 (quando il Napoli di Pesaola, Bruscolotti e Savoldi non riuscì a battere l’Anderlecht, pure in quel caso dopo una discussa direzione arbitrale).

Si tratta dunque di un risultato che è una “eccezione”, non certamente la regola, nella storia del più grande club del Sud Italia. Un aspetto da ricordare soprattutto a molti tifosi che ieri sera hanno palesato delusione sui social per una qualificazione arrivata si con qualche difficoltà, ma ampiamente in cassaforte dopo il gol di Milik in apertura di gara e il buonissimo primo tempo.

L’appetito vien mangiando e Carlo Ancelotti, ieri sera molto felice perché sapeva della difficoltà della gara (condizionata anche dalla contemporanea squalifica dei difensori centrali titolari, Maksimovic e Koulibaly), vuole provare a fare lo sgambetto a un’altra big come l’Arsenal, in un quarto che somiglierà moltissimo a una finale anticipata. Ed ecco che questa “eccezione” può tramutarsi in grande impresa, perché tale sarebbe fare risultato (o comunque gol) su un campo difficile come quello dei “gunners”, in attesa della partita di ritorno in un San Paolo che si preannuncia stracolmo.

Se con Zurigo e Salisburgo è “bastato” il Napoli visto spesso anche in campionato, “Re Carlo” sa perfettamente che per scrivere la storia occorrerà rivedere il Napoli del girone di Champions League, quello visto dominare per due volte col PSG degli sceicchi (ma alla fine con due amari pareggi) e al San Paolo col Liverpool di Klopp (cui non fu concesso nessun tiro in porta).

Un Napoli da Champions per scrivere la storia in Europa League, capace di tracciare una linea di continuità tra l’inizio e la fine di una stagione che potrebbe diventare indimenticabile. Magari in una finale romanzesca contro il Chelsea di Maurizio Sarri…

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