Il primo Napoli-Juventus senza “Capitan Marekiaro” in campo dopo 12 anni

Tra i tanti amarcord che riguardano la sfida tra Napoli e Juventus, ci sarà sempre un posto speciale per Marek Hamsik, da circa un mese approdato in Cina per chiudere la sua carriera dopo dodici anni a livelli altissimi in terra partenopea (gran parte dei quali trascorsi da capitano).

Quello di domenica sera, sarà dunque il primo Napoli-Juventus senza lo slovacco, che ha nei bianconeri una delle sue “vittime” preferite con ben 8 gol: 6 in campionato e 2 in coppa Italia. Prodezze arrivate in epoche calcisticamente molto diverse. Il primo gol risale al 2008-09, rappresentando il pareggio prima della vittoria per 2-1 sulla squadra allora allenata da Claudio Ranieri: perfetto colpo di testa su assist millimetrico di Lavezzi.

L’anno dopo, Marek è letteralmente scatenato, divenendo l’eroe del successo in quel di Torino dopo 21 anni. Prima sfrutta un perfetto assist del solito Pocho, finalizzando con un inserimento dei suoi il gol del 2-1, completando poi la clamorosa rimonta da opportunista per il 2-3 che manda in delirio i tifosi azzurri. La sua firma arriva anche nel 3-1 della gara di ritorno, anche in quel caso di rimonta: ancora un gol di testa su assist di Quagliarella.

E sempre di testa, Marekiaro dà il via al rocambolesco 3-3 della stagione 2011-12. L’ultimo gol in campionato contro i bianconeri arriva nel 2016-17, quando con una conclusione di fino concretizza un inserimento (manco a dirlo) dopo un delizioso assist di Mertens: un gol speciale, anche perché segnato con la fascia da capitano al braccio (come poi fatto anche nella semifinale di Coppa Italia, in una inutile vittoria degli azzurri per 3-2).

Ma il ricordo più bello dei tifosi resterà legato al 20 maggio 2012, quando dopo una straordinaria galoppata, Hamsik infila Storari di precisione, firmando il 2-0 nella finale di Coppa Italia. Dopo il gol, Marek si butta a terra stremato ma felice: il primo trofeo del dopo-Maradona è conquistato anche grazie a lui.

Quell’epoca sembra oggi lontanissima, con Hamsik che a 32 anni è emigrato in Oriente. Tuttavia, c’è da scommetterci che domenica sarà davanti alla tv a tifare per i suoi vecchi compagni di squadra, magari indossando a distanza quella maglia numero 17 che gli è rimasta cucita sulla pelle.

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