Piotr Zielinski, il polacco dai gol “belli e difficili”

Ieri sera contro lo Zurigo, Piotr Zielinski ha suggellato il bel 3-1 del Napoli sul campo degli svizzeri e, di fatto, messo il timbro sulla qualificazione agli ottavi di finale di Europa League (che l’anno scorso col Lipsia era sfuggita per un soffio).

Il gol del 3-1 contro lo Zurigo è una perla, visto che è stato segnato dopo aver letteralmente mandato a terra con una finta ben due difensori avversari, depositando in rete il pallone che archivia il discorso qualificazione e facendo felice Carlo Ancelotti (rinfrancato da tale prodezza dopo i “soliti” errori sotto porta che stavano lasciando in qualche modo aperta la gara di ritorno).

Dopo il rientro dalla sosta natalizia, il polacco è apparso in netta crescita rispetto alle discontinue prestazioni di inizio stagione. Una crescita che coincide col suo definitivo spostamento da parte di “Re Carlo” sulla fascia sinistra, in cui agisce da “ala di fantasia”. Già, perché i suoi tocchi di classe e le giocate di fino stanno andando di pari passo agli “strappi” con cui si è fatto conoscere al grande pubblico calcistico.

Zielinski è finora a quota 4 gol stagionali, che hanno una particolarità specifica: sono stati tutti belli e difficili da realizzare. La doppietta al Milan (sinistro chirurgico e gran tiro da fuori area), la rete al Frosinone (altro gol di “precisione”) e, appunto, quello di ieri sono fatti tutti della stessa materia “di qualità”.

L’ultimo step per far diventare il buon Piotr tra i leader del Napoli del post-Hamsik è quello di iniziare a segnare anche i gol “facili”, sbagliati troppe volte quest’anno (con l’errore sotto porta al 90’ contro l’Inter simbolo di tale imprecisione). Carlo Ancelotti (come già Maurizio Sarri e Marco Giampaolo prima di lui) crede che la promessa Piotr Zielinski sia ormai vicinissima a diventare un campione a tutti gli effetti.

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