Dalla Sampdoria alla Sampdoria: la nostalgica “coincidenza” che riporta a Marek Hamsik

Correva l’annata calcistica 2007-2008, indimenticabile per i tifosi del Napoli, in quanto la prima in Serie A dopo il clamoroso fallimento del 2004. Pierpaolo Marino, dirigente sportivo lungimirante, ha il compito di allestire una rosa competitiva. Seppur reduce da tre anni trascorsi tra l’inferno della C1 e della B, sulla neonata società di Aurelio De Laurentiis gravavano molte pressioni.

Marino, invece, piazzò acquisti oculati e di prospettiva. Nell’ormai lontano 16 Luglio 2007 presentò all’Holiday Inn di Castel Volturno due semisconosciuti: Ezequiel Lavezzi, attaccante argentino prelevato dal San Lorenzo per circa 6 milioni di euro, e Marek Hamsik, centrocampista slovacco proveniente dal Brescia, a cui andarono 5,5 milioni di euro. I due furono accolti con scetticismo dalla stragrande maggioranza che non li riteneva pronti per la Serie A. Il resto è storia…

Lo slovacco, quel ragazzino timido con la cresta e l’accento strano, avrebbe scritto la storia recente e contemporanea del Napoli. Si inserì benissimo come interno sinistro nel 3-5-2 di Reja, suo primo vero estimatore. Marek era diventato già “Marekiaro” e la tifoseria imparò ad apprezzarlo. Dopo le prime, ottime prove arriva il momento di esordire al S.Paolo in campionato.

Era il 16 Settembre 2007 ed il Napoli affrontava la Sampdoria nel suo esordio casalingo. Dopo il sonoro 0-5 rifilato all’Udinese nella prima partita di campionato, i ragazzi di Reja dovevano confermare la buona prova dinanzi ad uno stadio gremito. Dopo il goal di Zalayeta a ridosso della fine del primo tempo, gli azzurri erano padroni del campo, ma mancava qualcosa. Quel qualcosa arriverà al 75′ quando Hamsik, migliore in campo, sfrutta la sponda di Zalayeta e trafigge Castellazzi di interno sinistro.

Marek, omaggiato dallo stadio con una standing ovation, aveva messo a segno il suo primo goal in Serie A con il Napoli. La sua lunga carriera all’ombra del Vesuvio sarà soltanto in discesa.

Nei 12 lunghi anni di azzurro Hamsik realizzerà ben 100 goal e disputerà più di 400 partite, divenendo un’icona del club paragonabile a Maradona. Una storia d’amore di altri tempi, romantica e da far invidia. Tante infatti le offerte fatte a società e giocatore che hanno sempre rifiutato categoricamente. Come tutte le cose però ad un inizio coincide una fine.

Lo scorso weekend la città di Napoli è stata scossa da una notizia fulminante ed inaspettata: Hamsik va in Cina e lascia la sua Napoli dopo 12 anni di passioni. Al termine del match proprio contro la Sampdoria, squadra che ritorna nell’avventura partenopea di Hamsik, tutti confermano l’indiscrezione di mercato.

Tutto ormai fa presagire la cessione del capitano, che non sarà mai contestato dal suo pubblico, pronto ad abbracciarlo per l’ultima volta. Perchè Marek è napoletano dentro e non ci sarà distanza che lo separerà dai suoi primi tifosi. Napoli ama Hamsik ed il giocatore ama Napoli.

Sempre con te infinito Capitano!

Articolo precedenteVenerato: “Adl ha portato il Napoli in serie A, ma il suo è interesse puramente economico”
Articolo successivoMilik commuovente su Instagram: “A volte i sogni…”