Quel piccolo grande “soldatino portoghese” chiamato Mario Rui

Probabilmente non sarà mai calciatore da prime pagine dei giornali, ma Mario Rui non è più considerabile solo un giocatore di origine “sarrista”: il 27enne terzino portoghese deve essere ormai visto a tutti gli effetti come elemento prezioso anche per Carlo Ancelotti.

Nella vittoria di Bergamo, Mario Rui è stato forse il migliore, sia in fase offensiva che difensiva. Per lui 90 minuti di grande dinamismo contro l’Atalanta, nei triangoli con Fabian o arrivando sul fondo, fino al preciso lancio per Arek Milik nell’azione decisiva della partita. Ma, soprattutto, il portoghese si è mostrato elemento straordinariamente combattivo, lottando su ogni pallone e chiudendo con precise diagonali tante situazioni pericolose.

Una partita da 7 pieno in pagella, che lo elegge ancora di più a fiero “pretoriano” di Re Carlo, al quale ha offerto tante buone prestazioni sia in campionato che in Champions League (fanno eccezione gli “scivoloni” avuti contro Juventus e PSG).

Davvero un bel momento per un calciatore spesso sottovalutato da tifosi e addetti ai lavori, ma che, non bisogna dimenticarlo, sta sostituendo da oltre un anno un big come l’algerino Faouzi Ghoulam (ormai pronto al rientro sul terreno di gioco), fermandosi davvero pochissime volte nel corso di questi ultimi 12 mesi. L’alto rendimento con Sarri lo ha portato a raccogliere il premio della convocazione a Russia 2018 nella nazionale del Portogallo, dal cui “giro” ormai non esce più grazie alle prestazioni sotto la guida di Ancelotti.

Da vero e tenace “soldatino” a disposizione di un Napoli impegnato su tre fronti, Mario Rui vuole solo continuare a fare bene sul campo, non badando a ciò che spesso si dice all’esterno dell’ambiente azzurro (caratteristica dimostrata molte volte dal Napoli in questa prima metà della stagione). E pazienza se il volto del 27enne terzino lusitano non comparirà sulle prime pagine dei giornali.

Articolo precedenteCristiano Lucarelli: “Gol di Milik importante per la squadra ma soprattutto per lui: ne aveva bisogno”
Articolo successivoMan City rischia esclusione Champions. Ceferin: “Presto sapremo: valutiamo la situazione”