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Fino alla fine, senza timore

Ci volevano i tre punti contro il Genoa per avvicinarsi alla Juve e sono arrivati. Con il minimo si è colto il massimo stasera e adesso niente più distrazioni.

Come avrebbe detto il compianto Luigi Necco, cui è stato dedicato un minuto di silenzio prima dell’inizio della gara, “Torino chiama e Napoli risponde”. La risposta che doveva esserci è arrivata. Grazie alla rete di Albiol, che non segnava da due anni, il Napoli supera il Genoa e accorcia sulla Juve. Ora sono solo due i punti da recuperare. Ne’ pochi ne’ tanti considerando anche lo scontro diretto di fine Aprile. Oggi non è stato il solito Napoli, forse troppa la tensione per il dover vincere a tutti i costi per accorciare sulla Juve, fermata da una coriacea Spal. Alla fine ci è voluto il gol “sporco”, quello su spizzata di testa di un difensore in mischia, per deciderla. Una liberazione per tutta la squadra e per lo stadio che stava vivendo una sofferenza oltre ogni limite. Meriti al Genoa che si è difeso con ordine rendendosi anche pericoloso nella prima frazione in una fase di gara in cui gli azzurri faticavano a trovare le giuste trame e risultavano spesso frettolosi sia nell’impostazione che nelle conclusioni.

I segnali sembravano non essere confortanti dopo i primi 60’. L’infortunio di Hamsik che costringeva Sarri già ad un cambio nella prima mezz’ora e i due pali, uno per tempo, per Insigne e Mertens. Ma il cuore degli azzurri è andato oltre l’ostacolo, vincendo una gara che si doveva solo vincere anche senza le solite trame e i gol dei soliti noti. La rete di Albiol è figlia di un gruppo che in ogni uomo ha la forza per trascinare al momento opportuno il resto della squadra.

Adesso la sosta arriva forse in maniera opportuna. Dopo la settimana terribile che con la sconfitta con Roma e il pari di Milano aveva portato il Napoli ad essere sorpassato e doppiato dalla Juventus, adesso si è ripreso quel pizzico di entusiasmo che si era smarrito sia tra qualche giocatore che tra alcuni tifosi. Nonostante le gare della Nazionale che non faranno di certo rifiatare molti azzurri, si potrà quantomeno riabilitare la testa dei giocatori che potranno riprendere il giusto carico mentale per una rimonta nel prossimo mese e mezzo che sarà da inseguire senza più intoppi.

Fino alla fine bisogna crederci sperando che le Coppe portino via energie mentali e fisiche alla Juventus. Pur sapendo che la gara in cui si deciderà tutto sarà quella del 22 Aprile. Fino ad allora, vietato sbagliare e bisogna continuare a guadagnare punti senza più lasciarne per strada. Senza pressioni ma con la consapevolezza che tutto può accadere, come è stato in queste due settimane.

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