La scelta è fatta ma basta brutte figure

Napoli's midfielder Marko Rog vies for the ball with Leipzig's midfielder Kevin Kampl (R) during the Europa League soccer match SSC Napoli vs RB Leipzig at San Paolo stadium in Naples , 15 Febraury 2018. ANSA / CIRO FUSCO

Il Lipsia passa a Napoli e ipoteca il passaggio di turno. l’ennesima brutta figura degli azzurri in campo europeo che però lancia un segnale ancora più forte di una scelta annunciata.

Praticamente l’avventura in Europa degli azzurri finisce qui. Le dure parole di Sarri verso la sua squadra o meglio verso le seconde linee, sono apparse sincere ma anche un pò dovute. Il Napoli aveva dimostrato sin dalla conferenza stampa e dall’undici iniziale, di voler passare il testimone e togliersi dalle incombenze. Un atteggiamento assecondato anche dal pubblico, accorso in misura ridotta, e già visto in Coppa Italia contro l’Atalanta. Una squadra non gioca mai per perdere sia ben chiaro, così come le seconde linee azzurre non devono sentirsi mortificate da queste gare. Certo è che Sarri si attendeva quantomeno la voglia di alcuni suoi uomini in una gara come questa. Una vetrina europea che comunque regala visibilità e prestigio. Non tutti hanno però usato a dovere questa gara che è servita a Sarri per dare minuti nelle gambe ad alcuni dei suoi. Le risposte che si attendeva dai singoli sono mancate e questo è stato il motivo dell’arrabbiatura del tecnico azzurro a fine partita.

Ounas, con il suo gol che aveva aperto alle speranze di vittoria, è sembrato rinfrancato dagli oltre 60′ giocati e forse è stato tra i meno peggiori di questa sera. Chi ha più deluso Sarri sono stati certamente Diawara in primis e poi in parte anche Rog, apparso nel primo tempo un pesce fuor d’acqua. Per Diawara l’ennesimo passaggio a vuoto. Per un 97′ come lui che ha certamente grandi margini di crescita e di miglioramento, queste gare possono essere l’occasione per imparare e tornare quel giocatore “sbarazzino” che lo scorso anno si guadagnò il doppio match contro il Real Madrid. Oggi invece il centrocampista azzurro è apparso distratto e confuso. Da un suo banale appoggio in uscita, un erroraccio senza precedenti, è nato il gol del pari tedesco che ha praticamente dato poi il “la” alla rimonta con doppio sorpasso che dà al Lipsia la tranquillità giusta per il match di giovedì prossimo. Il Napoli al completo, con il giusto piglio e la giusta testa, ma soprattutto con qualche titolare in più, non l’avrebbe persa questa gara e magari anche al ritorno, con un punteggio così negativo come quello di stasera, avrebbe avuto la forza mentale di giocarsela ad armi pari e provare l’impresa. La cosa che ha destato più rammarico, non è stato solo la scarsa attitudine di alcuni elementi che, giocando poco, hanno potuto avere l’alibi della condizione, ma l’atteggiamento molle e mesto di chi è subentrato dalla panchina. Sarri l’aveva preparata anche nei cambi, fatti al momento del vantaggio, ed invece proprio dai più esperti, che avrebbero dovuto gestire la gara in quel momento, sono arrivati gli errori che poi hanno portato agli altri due gol tedeschi.

La scelta, però, evidentemente, è stata già fatta come ha anche ammesso mestamente Sarri. La squadra punta anima e cuore al campionato e farà di tutto per vincerlo però….la maglia va sempre onorata e non bisogna lasciare che brutte figure come queste vengano coperte dall’alibi di un sogno, seppure così tanto agognato. Sarri lo sa e vorrà di certo risposte dai suoi ragazzi anche in altre circostanze affinchè questa resti solo una serata da dimenticare per tutti, senza cicatrici, perchè da qui a fine campionato ci sarà bisogno di tutti ma con il giusto atteggiamento. In campionato questi tipi di approccio non devono riproporsi.

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